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Napoli Bologna 3 a 1. La quiete dopo la tempesta del prossimo trittico

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Napoli Bologna 3 a 1. La quiete dopo la tempesta del prossimo trittico

 Si vince quindi grazie anche alla rete del redivivo Osimhen, imbeccato da Zielinsky, che gli apre verdi praterie, dove il nigeriano scorrazza in modalità “Furia Cavallo del West”, fino in porta, finalmente.

Tre sono i punti importanti da sottolineare: Insigne una spanna sopra tutti gli altri; a centrocampo non si può prescindere da Demme; con un allenatore diverso questa stagione a nostro sommesso avviso sarebbe andata diversamente.

Alla vigilia degli scontri che vedranno il Napoli giocarsi il quasi impossibile piazzamento in Champions, gli azzurri battono con un sonoro 3 a 1, come una sorta di preliminare prima dell’inferno, il Bologna di Sinisa Mihajlovic, che è parsa squadra ben messa in campo, con degli ottimi elementi, che hanno, come loro espressione massima, un calciatore che avrebbe forse meritato una storia migliore, anche se non è stata anonima nel mondo della pedata, il Prensa ( il Veloce) al secolo Rodrigo Sebastián Palacio classe 1982, che in campo ha fatto ammattire, per tutta la gara il reparto difensivo, segnando anche due reti, giustamente annullate, e procurando l’azione che ha portato i felsinei al gol di Soriano, costui avellinese d’origine, azzurro sfumato per questioni burocratiche.

Un bel Bologna quindi, che però si è ritrovato di fronte il migliore Insigne dell’anno, perché ieri il capitano azzurro ha dato una grande prova di sé, segnando due gol e prendendo per mano la squadra, da vero leader, finalmente. Una prova mastodontica quella di Insigne,  che stava facendo il paio, fino all’infortunio, con quella di Fauzi Ghoulam, che a sinistra, proprio in linea con il capitano azzurro, stava sfoderando una prestazione di quelle di un tempo, fisicità e prepotenza, tecnica e abilità pedatoria, cose che ci avevano fatto innamorare dell’algerino, si nota la differenza con lui e senza di lui, si è notata anche dopo il suo maledettissimo, ennesimo infortunio, rottura del crociato e del menisco, una vera maledizione, proprio quando stava ritornando essere quello splendido esterno che tutti abbiamo ammirato, in bocca al lupo Grande Condottiero Berbero.

Si vince quindi grazie anche alla rete del redivivo Osimhen, imbeccato da Zielinsky, che gli apre verdi praterie, dove il nigeriano scorrazza in modalità “Furia Cavallo del West”, fino in porta, finalmente. Anche se subito dopo sbaglia un gol a porta spalancata, classico errore di chi deve ancora trovare l’equilibrio migliore, almeno si spera.

Peccato davvero avere sprecato questa stagione, perché ribadiamo il concetto che questa compagine aveva tutti i numeri, per potersela giocare fino alla fine, e invece rischia di rimanere addirittura fuori dall’Europa, per il prossimo anno, sarebbe una iattura non solo economica.

Purtroppo la scelta sbagliata dell’area tecnica, ha compromesso l’annata e purtroppo come dice Michele Zarrillo, nella sua canzone “Indietro non si torna”, anche se il rammarico per la stagione sprecata è grande.

Al presidente del Napoli non saranno sfuggite le sviolinate della stampa padana, nei confronti dell’attuale tecnico dei partenopei, certo quale migliore allenatore può esserci a Napoli per Milano e Torino, se non uno che ti lascia al 7° posto? “Timeo Danaos et dona ferentes” “Temo i greci, anche quando recano doni” parole che Virgilio (Eneide II, 49) fa pronunciare a Laocoonte , quando vuol dissuadere i Troiani dall’accogliere nella città il cavallo di legno lasciato dai Greci, anche noi nelle vesti di troiani, diciamo la stessa cosa a ADL, mai prendere per leali le parole di chi non ha mai amato Napoli e il Napoli.

Anche ieri l’incapace allenatore del Napoli ha messo del suo, riportando tra i pali Ospina, che per tutta la gara non ha fatto altro che combinare pasticci, con rilanci lenti, inutili, dannosi, al punto che se il Var non avesse annullato la rete, per un fallo poco evidente dell’argentino ai danni del portiere azzurro, che l’arbitro aveva convalidato, con l’azione di Palacio che aveva rubato palla al numero uno colombiano, per poi insaccare, il risultato sarebbe stato diverso; ma Ospina non si è arreso e ha dato un pallone velenoso a Demme ( anche ieri uno dei migliori per il Napoli), che si è visto scavalcare dal Prensa, che ha innescato l’azione del gol dei rossoblù . Una partita disastrosa, la domanda a Gattuso è : Cui prodest?

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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