LUNA ROSSA, VINCE LA PRADA CUP E VOLA IN FINALE
VELA PRADA E AMERICA’S CUP: Luna Rossa continua la sua marcia trionfale, in finale il Team di New Zeland, affronterà l’imbarcazione della Nuova Zelanda, che parte coi favori del pronostico
La regata si è svolta nelle acque di Aucklnand, nel golfo di Hauraki ,un tratto costiero che si trova nell’ Isola del Nord in Nuova Zelanda, nell’Oceano Pacifico, che si estende su di una superficie di circa 4.000 chilometri quadrati ed è delimitato dalla Regione di Auckland, dalla penisola di Coromandel e la pianura di HAuraki. In lingua maori, il termine Hauraki significa Vento del nord.
Il golfo
Le acque del golfo di Hauraki fanno parte dell’ oceano pacifico, a cui si uniscono nella parte nord-orientale del golfo stesso. L’ingresso al golfo è protetto dall’ Isola della Grande Barriera e dall’Isola della Piccola Barriera nella parte nord, mentre a est esso è chiuso dalla lunga penisola Coromandel. Di conseguenza i venti prevalenti che soffiano nel golfo provengono da nord.
Vista la posizione geografica delle due isole, il golfo di Auraki si apre sull’oceano tramite tre larghi canali:
- il canale Colville, il più orientale dei tre, che si trova fra la penisola Coromandel e l’Isola della Grande Barriera;
- il canale Craddock, che si trova fra le due isole;
- il canale Jellicoe, il più occidentale, che si trova fra l’Isola della Piccola Barriera e la penisola Northland.
A nord di Auckland si trovano numerose penisole più piccole che si prolungano all’interno del golfo, la più grande delle quali è la penisola di Whangaparaoa; al termine di questa penisola si trova l’isola TIRI TIRI Matangi. Più a nord il golfo è chiuso dalla penisola Tawaharanui e dall’ isola Kawau.
Le coste del golfo di Hauraki sono punteggiate da numerosissime spiagge, frequentate dagli appassionati del surf. Durante l’ultima glaciazione il golfo era asciutto, dal momento che il livello del mare era di oltre 100 metri più basso di quanto non sia attualmente.
Le isole
La parte occidentale del golfo è punteggiato da una serie di isole che chiudono l’ingresso del Waitemata Harbour, uno dei due porti della città di Auckland. Fra di esse le maggiori sono l’isola Ponui, Waiheke Tiritiri, Tiritiri Matangi e Rangitoto (un vulcano spento), connessa alla più antica isola Motutapu da un istmo naturale. Queste isole sono separate dalla terraferma dallo sttretto di Tamaki e dal canale Rangitoto.
Ma veniamo alla cronaca di quello che è accaduto: Luna Rossa ha vinto la Prada Cup – battendo 7-1 i britannici di Ineos – conquistando l’accesso alla finale della America’s Cup, dove affronterà Team New Zealand. La sfida coi neozelandesi sarà al meglio delle 13 regate: chi ne vincerà 7 porterà a casa l’America’s Cup. Il debutto, previsto il 6 marzo con l’eventuale gara-13 il 15 marzo è stato posticipato a dopo il 10 marzo perché ad Auckland è scattato il lockdown causa Covid.
Il foiling nei monoscafi AC 75
L’AC 75 – classe delle imbarcazioni che gareggeranno nell’edizione 2021 di America’s Cup – rivoluziona il concetto di monoscafo (barche, per l’appunto, a scafo singolo), tramite un innovativo sistema di foiling. Trattasi dell’insieme delle appendici che consentono allo scafo di “decollare” dall’acqua e di toccare velocità mai viste nella storia della vela: 40 nodi in bolina larga, 50 nodi alle andature portanti. Il vento è una variabile, come ovvio, fondamentale nelle regate con barche a vela. Le correnti d’aria cambiano intensità e direzione con una logica che i velisti riescono sempre più a prevedere, grazie all’esperienza e a una strumentazione oramai sofisticatissima. Le vele si occupano di “raccogliere” il vento e di dare slancio all’imbarcazione, ma una prestazione ottimale non può prescindere dalle qualità idrodinamiche dello scafo e dalle capacità dell’equipaggio.
I foil aggiungono un’ulteriore componente migliorativa, che permette un stabilità e una spinta maggiori. I foil sono, di fatto, ali che permettono alla barca di sollevarsi sopra la superficie dell’acqua; come in volo. In assetto di volo il foil sottovento (leeward) resta in acqua e genera l’effetto di sollevamento della barca; il foil sopravvento (windward) rimane sollevato e bilancia l’imbarcazione. Viene impedito anche – salvo errori o forzature – il ribaltamento.
Gli AC75 sono frutto di una ricerca mutuata dall’industria aerospaziale. Caratteristiche degli scafi:
- composti da fibre di carbonio;
- lunghi 20,7 metri e larghi un massimo di 5 metri;
- si possono alzare e abbassare nell’acqua, grazie a un sistema di batteria alimentata idraulicamente;
- presenza di soft wing: due rande issate parallelamente, all’interno delle quali sono inseriti i controlli della forma della vela;
- equipaggio formato da 11 uomini, per un peso massimo di 960-990 kg.
Luna Rossa: caratteristiche tecniche ed equipaggio
Il monoscafo full-foiling AC75 Luna Rossa, progettato per rappresentare Italia e Circolo della Vela Sicilia nella America’s Cup, è stato varato a Cagliari il 2 ottobre 2019. Caratteristiche dell’AC75 Luna Rossa:
- più di 90 persone impiegate per la costruzione;
- 37 designer;
- due anni di lavoro, per un totale di 78.000 ore;
- impiegati, nella costruzione dello scafo, oltre 7.000 metri quadrati di fibra di carbonio e 400 metri quadrati di nido d’ape in alluminio;
- l’imbarcazione ha toccato una velocità massima di 49,12 nodi, pari a oltre 90 km/h;
- sul lato destro dell’AC 75 sono schierati 5 uomini dell’equipaggio, sul lato sinistro 6. I timonieri sono 2, con ruolo anche di “controllori di volo” e gestori dei foil;
- i due timonieri sono l’australiano James Spithill e l’italiano Francesco Bruni; il trimmer (controllore della vela principale) è Pietro Sibello. Gli 8 grinder (gli uomini che azionano i verricelli) sono: Matteo Celon, Umberto Molineris, Enrico Voltolini, Emanuele Liuzzi, Romano Battisti, Gilberto Nobili, Nicholas Brezzi, Pierluigi De Felice.
Qualche scatto dell’imbarcazione italiana che vola sull’acqua
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)