Arzano. Comune commissariato, lento, farraginoso e dal futuro incerto: l’appello di alcuni addetti
Il Comune di Arzano si appresta ad un nuovo turn-over. Anche per questo versante le gestioni commissariali non hanno agevolato il ripristino della macchina amministrativa.
Le annose mancanze di personale si aggiungono ad un’obsoleta modalità di svolgimento delle attività dei nostri uffici che penalizza gli impiegati i quali, essendo soli e in numero tremendamente sottostimato, non possono sopperire adeguatamente alle esigenze di un comune che supera i trentamila abitanti.
Se a questo aggiungiamo che entro giugno 2021 andranno in pensione anche diversi dirigenti, risulta evidente che gli uffici nevralgici saranno scoperti e si creeranno difficoltà su un doppio versante:
da un lato non si potrà non tenere in considerazione il rischio burnout di quegli operatori che devono affrontare, da soli, compiti amministrativi che richiederebbero ben più unità; dall’altro, di conseguenza, gli effetti a cascata sulle problematiche legate al nostro territorio.
Non si fermano, inoltre, le lamentele dei cittadini, che criticano la triade commissariale in merito a delle cartelle sulla tassa sui rifiuti, che risultano spesso errate.
Per reclami, cancellazioni e anomalie, i tempi corrispondo ad attese settimanali se non, addirittura, di mesi.
In aggiunta, lo svolgimento delle attività di sportello dell’ufficio anagrafe si mostra difficoltoso poiché si riceve per appuntamento, ma ci sono delle ottemperanze legali che necessitano di una certa solerzia, come accade per richieste di accompagnamenti per invalidità civile o cambi di residenza.
Proprio mercoledì 3 febbraio, l’arrivo della dottoressa Russo presso l’ufficio Anagrafe ha letteralmente bloccato le operazioni di sportello e, dopo ore di attesa, i cittadini sono stati congedati a causa del suo arrivo, nonostante fosse stato preso regolare appuntamento, con la richiesta di ritornare l’indomani.
È lecito chiedersi se sia davvero questo il modo giusto di ottimizzare tempi e servizi da parte di chi dovrebbe esercitare il controllo e agevolarne la fruizione.
Il lavoro delle prossime amministrazioni, terminate operazioni di voto, campagne elettorali e tavoli di trattative, sarà enorme in quanto, ancor più del 2018, il nostro Comune versa ormai in una situazione che vede gli ingranaggi completamente arrugginiti e persino l’ordinario amministrativo sarà complicato da condurre.
Occorreranno adeguati profili di gestione, non si potrà affidare solo alla rappresentanza politica la nomina di assessori ed esperti tecnici, sarà opportuno predisporre risorse per bandire concorsi che impieghino leve giovani e preparate, meglio ancora se attinte dal nostro stesso territorio.
Non sarà possibile fermarsi alla semplice ripresa delle attività di settore: la macchina andrà rivoluzionata con azioni coraggiose, che presuppongono una preparazione all’altezza in materia amministrativa, una conoscenza di come il tutto funzioni e in che maniera.
Non si potrà devolvere tutto a slogan d’effetto e qualche cancello ritinteggiato.
Sarà il momento di prendere decisioni serie. Reali. Concrete.