Comunicazione e Turn Talking: il ritmo del Tempo, impariamo a scandirlo bene
A tutti sarà capitato di incontrare delle persone che alla prima parola loro rivolta ingranano una parlantina ad un ritmo da far mancare il respiro.Spesso queste persone, pur di non fermarsi, passano da un argomento all’altro con estrema facilità cambiando anche il modo di raccontare. Dopo pochi minuti finiscono per annoiare e non è possibile più seguirli. Siamo di fronte a pessimi comunicatori che nessuno vorrebbe incontrare nel corso della giornata.
Turn talking
Consiste nel sapersi alternare in un dialogo consentendo all’interlocutore di inserirsi facilmente. Ciò è fondamentale per stabilire un buon modello di comunicazione. Pertanto, trovandosi nei confronti di un timido,più introverso, bisogna cercare sempre di facilitare il suo inserimento nella conversazione. E’ la strada giusta per conquistare la sua fiducia e la sua amicizia. Queste persone sono generalmente coscienti di avere qualche difficoltà e sono grate nei confronti di chi facilita la comunicazione.
E’ noto che gli italiani,in generale, sono predisposti a facilitare il discorso dell’altro inserendosi facilmente nella conversazione, quasi venendo in aiuto. Come ci sono popolazioni disturbate da interruzioni frequenti dell’interlocutore anche se sono finalizzate al loro aiuto.
Pause nel discorso
I grandi comunicatori riescono abilmente a stabilire delle pause adeguate a secondo dell’argomento che stanno trattando con cambiamento anche del tono della voce. I grandi attori sono maestri in tutto ciò lasciandosi guidare da una gestualità mimica adeguata.
SISTEMA VOCALE NON VERBALE
E’ costituito dall’insieme dei suoni nella comunicazione non verbale. In tale sistema si analizzano diversi aspetti.
a-Tono della voce
Entrano in gioco diversi fattori tra cui l’età,la costituzione fisica .Generalmente un superiore parla ad un subalterno con tono più grave.
b-Frequenza
Parlando ad una persona di più alto rango sociale si tende ad esprimersi con frequenza più bassa
c-Ritmo
Parlare con ritmo lento,con pause tra una frase e l’altra, conferisce maggiore solennità al discorso.Un ritmo elevato sminuisce l’importanza di quanto si sta dicendo.
Per quanto riguarda le pause si fa una distinzione
a-Pause vuote
Sono costituite dal silenzio tra una pausa e l’altra
b-Pause piene
Sono delle espressioni prive di significato,per esempio”beh”.
d-Silenzio
Anche il silenzio, paradossalmente, è un linguaggio extraverbale.
Diverso è il silenzio tra due persone che non si conoscono,che si incontrano per caso rispetto al silenzio tra due fidanzati. Assume comunque una forma di rispetto nei confronti di chi parla. Si pensi ad un Relatore, ad un Professore, eccetera.
(di Bartolomeo Valentino, già Professore di Anatomia Umana II Università di Napoli-Morfopsicologo – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)