S.Maria C.Vetere. Ordine degli Avvocati: tre dimissionari, ma per opportunismo: lo rivela la cassiera
“Sono legate ad un ‘mero calcolo di potere’
le dimissioni dei Consiglieri dell’Ordine VicePresidente Iaselli, segretario Palmirani e delegata alla formazione Puoti e non alla lamentata impossibilità di azione all’interno del Consiglio.
Era, infatti, per loro necessario dimettersi (in data 28 gennaio e 29 gennaio) prima di trascorrere due anni e un giorno di mandato (inizio febbraio 2021) per potersi ricandidare alla prima occasione utile per un altro quadriennio”.
A fare piena luce sulle motivazioni reali che hanno portato i tre consiglieri dall’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, è Annamaria Sadutto (nella foto), tesoriera dello stesso Ordine.
“Costoro gravitano da oltre sei anni all’interno del Consiglio dell’Ordine e non è assolutamente necessario essere VicePresidente, Segretario e componente di Commissione per svolgere l’attività professionale.
Se si manifesta la disponibilità a svolgere tali funzioni è per ‘lavorare ed essere al servizio della classe’; dunque, tre rappresentanti istituzionali con cariche di rilievo, soprattutto nel momento di difficoltà, avrebbero dovuto continuare a svolgere il proprio ruolo e non dimettersi ‘calcolando’ il momento di tali dimissioni in relazione ad una ‘scadenza’ personale”.
NON SI PUO’ ABBANDONARE LA NAVE IN TEMPESTA
Come la storia ha insegnato l’unica battaglia persa è quella non combattuta.
Evidentemente allora la battaglia da combattere non era quella per la Classe. In realtà quando i tre dimissionari si sono resi conto di non poter giocare la partita secondo le loro regole se ne sono andati portando via con sé anche il “pallone”.
Sì perché -spiega la Tesoriera dell’Ordine- a causa delle loro dimissioni il Consiglio non raggiunge il numero legale necessario per la regolarità delle sue riunioni (come già successo l’altro giovedì)”.
“Spero che questo ‘calcolo’ non sia stato realmente previsto e voluto dai dimissionari in vista di imminenti possibili commissariamenti e nuove elezioni ed auspico che il senso di responsabilità della minoranza prevalga sul desiderio di avvalersi di tale condizione.
La presenza e la partecipazione di tutti i consiglieri – nessuno escluso – alle attività di gestione sono più che mai necessarie -conclude Sadutto–per consentire il prosieguo dell’attività dell’Ente (rilascio certificati di compiuta pratica iscrizioni, albo praticanti, albo avvocati, albo difensori di ufficio, rilascio pareri, gratuiti patrocini, giuramenti etc. etc.) che, anche in considerazione della crisi sociale, economica e professionale dovuta alla pandemia, deve continuare a lavorare e a fare gli interessi di tutti gli avvocati”.