Castel Campagnano-Caserta. Incontro con la poetessa Imma Aldi, che ‘scrive sempre col cuore’
Non è nostro costume occuparci dell’arte poetica. ma le liriche di Imma Aldi sono davvero coinvolgenti, al punto da averci indotto a chiederle di concederci una breve intervista, che di seguito riportiamo:
Casertana, originaria di Squille, piccola frazione di Castel Campagnano, Imma Aldi è autrice e poetessa.
Fin da bambina realizza i suoi componimenti appuntandoli ovunque la conduca l’urgenza di registrare il suo bagaglio emozionale e forgia una scrittura fortemente introspettiva, che si realizza attraverso la metafora e le sue figure archetipe.
L’esperienza del femminile le fa analizzare le tante fasi del rapporto amore, donna, passione, piacere, sofferenza, e le fa esplorare tutte le animalità, quanto le spiritualità connesse al suo vissuto.
Ha pubblicato per la casa editrice “Pagine” nella collana “Sentire” (2014), per la casa editrice “Aletti” in “Aura de Mèije” con la raccolta “Sopra il mio corpo” (2016), per la libreria-editrice “Urso”, che ogni anno seleziona e premia le voci innovative della poesia contemporanea, due raccolte “Che la Bellezza ti nutra il Cuore” (2018) ed “Intimo d’Autrice” (2019).
Il suo ultimo lavoro “Il sole e la luna – semplicemente Donna” presenta forse l’espressione più completa della sua vena poetica e ne rivela, ancora una volta, il romanticismo e quell’alchimia generatrice di sentimenti profondi, impregnati di sofferenza e sensi magnificati dalla sua materialità spirituale.
Prerogative certo non comuni, che ci hanno indotto a formularle alcune domande:
Cos’è la Poesia per te?
Questa è una domanda che temo sempre perché non ho una formula precisa per definire la Poesia.
Per me la Poesia è un luogo, semplicemente E’.
Dal punto di vista tecnico la Poesia è l’arte di trovare le parole: non a caso, infatti, i primi poeti europei si chiamavano proprio “trovatori”.
La Poesia è soprattutto comunicazione, ma io sento il bisogno di spiegarlo non sotto l’aspetto critico, questo lo lascio ai critici, ma come poeta, come autrice che desidera trasferire la verità semplice del suo sentire la Poesia, a prescindere dai discorsi complessi che mettono solo distanza tra il lettore e i versi.
Noi viviamo la nostra vita in incontri continui con gli altri che diventano esperienze: queste esperienze si registrano dentro di noi e spesso lasciano in noi un segno.
Da queste esperienze, da questo sguardo all’interno, il poeta riesce a richiamare, evocare visioni ed a trasferirne la forza propulsiva all’esterno, traducendole in versi e rendendo questo sentire non più personale ma universale.
Ecco, la Poesia per me è un racconto di sensazioni, che scava nel profondo elevandone il contenuto, in maniera ancora più personale.
Potrei dire che è una sorta di purificazione dove l’esperienza viene in superficie liberata dal tempio del subconscio, una decontaminazione, per raccontare in versi questo subbuglio interiore; potrei dire che la poesia è un ricamo di parole che si tessono sul cuore.
Il fatto è che l’incontro con me stessa non è mai un processo innocuo e solo il tempo mi ha fatto razionalizzare che questo incontro poteva essere una testimonianza universale di un sentire collettivo che trovava le parole per dirlo, per raccontarsi, e diventava comunicazione profonda con gli altri, diventava Poesia, la mia Poesia.
Grazie, ma come si diventa poeti?
Siamo tutti poeti fondamentalmente, abbiamo tutti dentro la magia della vita, del cosmo, il mistero dell’esistenza; siamo tutti depositari di grandi meraviglie che sono frammenti della grande verità universale che ci contiene e che conteniamo.
É il modo in cui guardiamo le cose che fa la differenza, è saperle guardare con meraviglia per riscattarle dall’ordinario, è osservarle con lo stupore di un bambino, per coglierle con la magia di altre prospettive.
Non esistono argomenti specifici per un poeta o per essere poeti, è tutto qui -ed ora- per essere colto in purezza da chiunque.
Cosa si può fare per far nascere questo “sguardo interiore”?
Per far nascere questo sguardo bisognerebbe agire già nell’infanzia, dovrebbe essere anche compito della scuola educare i bambini alla poesia come espressione dei sentimenti e non fermarsi a studiare semplicemente la struttura del testo poetico fatto di rime, versi sciolti, metafore, figure retoriche etc.
La poesia non è dentro una costruzione grammaticale, non basta una rima o una metafora a far poesia: ci vuole qualcosa di invisibile, ci vuole il sogno, ci vogliono i sentimenti e quelli si trovano nella testa, non si trovano al supermercato, non sono cose materiali da manipolare e studiare nell’interezza della loro realtà oggettiva; sono viaggi di sogno perché per fare poesia occorre sognare proprio come per sognare occorre dormire.
Lavorando sulla poesia con i bambini, perché sono insegnante delle primarie, mi sono accorta di quanto sia sterile l’approccio alla Poesia che spesso non rende onore al potenziale evocativo dei bambini, che sono il grande capitale del’umanità se si insegna loro che usando i sentimenti, l’immaginazione che aiuta a superare la realtà cosi com’è, e viaggiando dentro se stessi con amore, possono addirittura cambiare il mondo.
Ecco la Poesia è un’ incantamento che spesso proprio i bambini ci insegnano, nel loro modo di vivere la realtà senza subirla, ma rimodellandola, assimilandola al loro mondo magico.
Grazie; passiamo alla tua nuova raccolta, “il sole e la luna – semplicemente Donna”: perché questo titolo, fatto di due elementi in contrapposizione?
Ho intitolato in questo modo la silloge perché questa ambivalenza mi rappresenta molto e penso che rappresenti molto tutta la complessità dell’universo femminile.
Il sole come simbolo/immagine di coscienza, la luce che rende ogni cosa manifesta, la forza, l’energia che alimenta la Terra; la luna come elemento passivo che riflette le luce del sole, come simbolo femminile per eccellenza, immagine di sensualità, fecondità e quindi generatrice di vita attraverso la luce del sole a cui è accostata.
Mi è molto piaciuto usare questo dualismo proprio perché volevo rimandare un’immagine piena dell’essere Donna, che riesce ad essere completa nelle sue innumerevoli sfaccettature senza mai perdere l’Amore, quello con la A maiuscola. Questo siamo noi Donne.
Quindi parliamo di Amore!
Preferisco non parlarne ma viverlo, qualcuno avrebbe detto farlo (rido).
Nella scrittura vivo l’esasperazione dei sentimenti che non trovano voce per dirlo, nella speranza che questi sentimenti possano essere raccolti nella loro verità, che è soprattutto una mia grande esigenza di umanità.
Abbiamo perso il lato umano della nostra esistenza, ed è il momento di riprenderci il dono del cuore e della bellezza.
C’è un messaggio che vorresti lasciare ai lettori?
Sì, un augurio molto semplice che è il motore di tutta la mia ricerca interiore e di cui abbiamo tutti veramente un gran bisogno: “che la bellezza vi nutra il cuore”, sempre sempre sempre!
Nel ringraziare nuovamente la brillante poetessa casertana, ci piace chiudere con un accenno alla prefazione della sua ultima opera:
“Il sole e la luna – semplicemente Donna” è una raccolta di pensieri, poesie, e istantanee fotografiche che compiono un viaggio attraverso Amore, sofferenza, perdita, tenerezza, risveglio, e si compone di 2 sezioni che raccontano l’intensità emotiva di attimi di Cuore vissuti con intensità leggerezza e profondità tutta al femminile.
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