Il Milan è campione d’inverno, ma il gruppo di testa non molla
Facciamo il punto sul nostro campionato di Serie A che ha visto i rossoneri del Milan strappare mezzo scudetto, il platonico titolo di campioni d’inverno che però ha visto spesso e volentieri trionfare coloro che al giro di boa, si sono ritrovati davanti.
Analizziamo le squadre del gruppo di testa tutte racchiuse in una manciata di punti. Innanzitutto è un campionato molto diverso dai precedenti che ha visto la Juventus spesso davanti in fuga solitaria mattatrice delle ultime stagioni calcistiche, ostacolata soltanto sporadicamente dalla squadra azzurra del Napoli (parliamo di oltre 2 anni fa), e che ha visto l’ultimo campionato, decidersi con un solo punto di vantaggio sempre appannaggio dei bianconeri sull’Inter, in una stagionata influenzata dalla pandemia mondiale del covid.
Quest’anno il leit motiv è cambiato tra la prima (Il Milan) e la settima, ci sono 12 punti di distacco tenendo conto che siamo al giro di boa e dei prossimi impegni europei dai mesi di febbraio, marzo, aprile non è escluso che la stessa Juve faccia un tentativo di aggancio alla vetta. Il diavolo è in testa dall’inizio del campionato sotto la sapiente guida di Zlatan Ibrahimovic, e con un Mandzukic in più nel motore cerca la fuga, inseguita dalla cugina, l’ altra milanese, l’Inter a meno due che cerca di ‘tener botta’. La Roma di Fonseca, nonostante qualche critica al terzo posto non sembra in grado di tener il passo del duo milanese, la lupa romana è a meno 6, sorniona aspetta qualche passo falso della coppia di testa, aspettando di recuperare il bomber Dzeko quest’anno a mezzo servizio. Più attardate Juventus e Napoli le grandi rivali che hanno infiammato gli scorsi campionati a suon di polemiche, scontri diretti, dichiarazioni e frecciate tra le compagini societarie. E’ proprio Juventus-Napoli, quest’anno ha tenuto banco per lo storico rinvio per covid (caso unico che ha fatto giurisprudenza) con l’iniziale assegnazione della vittoria a tavolino a favore della Juve, salvo poi il ribaltone del III grado di giustizia sportiva che ha restituito il punto di penalizzazione ai partenopei azzerando il + 3 ai torinesi.
La Juventus dicevamo, è un cantiere aperto col cambio di guida tecnica e qualche innesto di valore (Chiesa e Morata che torneranno certamente utili nel prosieguo del campionato) non è la stessa degli scorsi anni, era anche ora che qualcuno spodestasse dal trono i dominatori degli ultimi nove campionati, il Milan ci sta riuscendo ma la Juve non è mai doma la sua mentalità potrebbe consentire un riavvicinamento nei mesi clou, tenendo conto anche del recupero Juve-Napoli che attende ancora una data ufficiale per la partita fantasma che suscitato forti polemiche extra calcistiche sull’opportunità di giocare e di metter in serio pericolo la salute dei giocatori di Juve e Napoli.
Il Napoli è appaiato alla Juve (Napoli meno nove Juve meno 10) offre un rendimento un po’ altalenante, potrebbe fare un tentativo di aggancio anche se allo stato ci sembra un po’ difficile, deve ritrovare la continuità dei risultati e non è facile.
Infine un’ analisi dei singoli calciatori: il re dei bomber è sempre Cristiano Ronaldo, il giocatore più forte al mondo guida la classifica dei marcatori con 15 gol, seguito a meno 3, da Lukaku la pantera nera dell’Inter che da sempre un aiuto concreto alla squadra anche in termini di prestazioni. Insieme a Lukaku a quota 12 timbri c’è il napoletano (primo italiano) Ciro Immobile bomber biancoazzurro attaccante col vizio del gol trascinatore dei suoi. Sempre a quota 12 gol Zlatan Ibrahimovic che nonostante la carta d’identità non più giovanissima (39 anni) offre sempre prestazioni di livello segna e fa segnare, leader indiscusso anche a livello carismatico di una squadra quella rossonera piena di giovani che con Pioli hanno trovato la ‘quadra’ macinando da subito ottimi risultati e andando in fuga.
Infine un accenno al fattore campo, praticamente nullo nell’era del covid con gli stadi deserti parlare di differenze tra match in casa e trasferta appare fuori luogo ed in tal senso forse la più penalizzata è proprio la Juve col suo stadio nuovo che fungeva da dodicesimo uomo in campo forte di un entusiasmo sempre maggiore anche in virtù dei risultati sempre ottimi dei bianconeri soprattutto in casa (vincere aiuta a vincere).
Il campionato è a metà strada e siamo sicuri riserverà altre sorprese nonostante un distacco fisiologico degli appassionati dovuto alla pandemia covid che ha azzerato praticamente i rapporti umani.
Belvedere News vi aggiornerà come sempre anche sul campionato italiano che qualcuno definiva il più bello del mondo fino a qualche anno fa, con un pizzico forse di patriottismo eccessivo.
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