Calcio: Napoli ‘annientato’ dal Verona: Colpa del goal messo a segno all’inizio o dell’allenatore?
De Laurentis, che si sente un patrizio romano, tenta di imitare Caligola, solo che nessuno gli ha detto che quello che ha scelto non è un cavallo ma un asino.
La partita si è decisa nei primi secondi di gioco, dopo quello svarione di De Marco, che ha consentito al Napoli di passare in vantaggio, quella è stata la svolta tecnica della gara, dove si è invertito il ruolo delle squadre, cioè chi doveva fare la partita (il Napoli) è stato costretto a difendere, cosa che non sa fare, e chi invece doveva difendersi per non prenderle (il Verona), ha dovuto giocare per recuperare e per riportare in pari la gara, cosa che ha fatto meravigliosamente, grazie ai dettami di un ottimo allenatore, che forse meriterebbe palcoscenici migliori di dove lavora, magari proprio a Napoli, che sarebbe la piazza ideale: un “operaio” della panchina che oltre al sacrificio che insegna e impartisce ai suoi calciatori, riesce anche a produrre un buon calcio, anche in questo caso, con il materiale umano non è certo di prim’ordine.
Quando vi chiedete se l’allenatore incide, fate il paragone di oggi tra il parco giocatori a disposizione di Gattuso e la “rosa” agli ordini di Jurìć, se fosse solo per la differenza dei calciatori non ci sarebbe gara.
Caro De La gli asini non volano, tranne che nella canzone di Stallio e Ollio.
Chi ha vissuto la Juve Caserta, ha apprezzato di sicuro Boscia Tanjevic, ecco l’attuale allenatore del Verona Ivan Jurić ricorda molto il coach montenegrino.
Il Napoli non ha gioco, o almeno quelle poche nozioni apprese o impartite poco giovano alla squadra, quel palleggio all’indietro è stato causa del terzo gol subito, e che sull’1 a 0 per gli azzurri, stava causando il pareggio, subito poco dopo il gol di Lozano, per uno svarione di Maksimovic in collaborazione con Meret, l’ennesimo errore del difensore serbo nell’ennesima partita che gioca quest’anno, che per fortuna non si è concretizzato.
Il Napoli non sa giocare, confida tutto sulle invenzioni dei calciatori, che quando sono in giornata, vedi Fiorentina, sono favolosi, ma quando non sono in stato di grazia davvero sono pietosi, oggi il peggiore oltre a Insigne e ai soliti Bakayoko, Maksimovic, Di Lorenzo, è stato a mio sommesso avviso Zielinsky, una gara vaporosa, evanescente, tutta miccia e niente dinamite.
Ma peggio ancora, la squadra non ha idea di come ci si difende, ha subito il gol del pareggio in contropiede, mentre era in vantaggio, ma ancora prima della rete degli scaligeri ci sono stati alcuni strafalcioni difensivi, davvero raccapriccianti, errori che raramente si riscontrano in Eccellenza, da cosa dipende?
Dai calciatori? Molto strano, molti di loro hanno un mercato importante, giocano nella nazionale dei loro paesi di provenienza.
Il mio parere è che dipende dall’allenatore, non sanno cosa fare, come difendere, non hanno il senso di ciò che stanno facendo, almeno questo è ciò che anche oggi e non solo ho riscontrato.
Tra l’altro buttare dentro due calciatori ancora fuori forma come sono Mertens e Osimhen in questo periodo è stato davvero un massacro, che ci poteva risparmiare Gattuso, una girandole di fesserie che la dicono lunga sulla qualità del tecnico, che ogniqualvolta si presenta la svolta, in questa stagione, puntualmente la fallisce, ripeto ancora una volta quando sarà cacciato sarà già troppo tardi per tutti gli appuntamenti, il primo lo si è già bello e perduto e archiviato, quello contro la squadra di Pirlo in Supercoppa italiana.
La sintesi dei gol: Il Napoli segna il suo gol dopo 10’’, terzo in assoluto nel storia del campionato italiano, gol di Lozano su verticalizzazione di Demme, gli scaligeri pareggiano al minuto trentatré con una grande azione sull’asse Lazovic-Dimarco, apertura sull’out di destro per l’accorrente Faraoni il cui cross trova proprio Dimarco, a centro area completamente da solo.
Il difensore veronese di destro al volo insacca il gol del pareggio.
Il vantaggio del Verona nasce da un pallone perso a centrocampo dal mediano francese, la palla di Zaccagni apre per l’inserimento di Barak, che è abile a bersi Bakayoko e trova l’angolo perfetto per battere Meret.
Mertens regala la palla della ripartenza che causa il terzo gol del tre ad uno, rete finalizzata ancora da uno scatenato Zaccagni, abile a chiudere di testa sul secondo palo un cross dell’onnipresente Lazovic.