Caiazzo. Week end triste per la morte del dottore Stefano Mennillo, eccellente oculista ed amministratore integerrimo
Ha suscitato profondo cordoglio nel comprensorio caiatino la scomparsa del dottore Stefano Mennillo, molto stimato sia per la sua professione oculistica che per il suo ultra trentennale impegno quale amministratore, sia comunale che della Comunità Montana del Monte Maggiore, oltre che quale sicuro faro di vari comitati volti alla tutela dell’intero comprensorio caiatino.
Particolarmente toccanti le considerazioni, di seguito riportate pressoché testualmente, del gruppo consiliare di minoranza “Caiazzo Bene Comune”, esternate dal suo leader Michele Ruggieri, e quelle della dottoressa, Ella Sibillo, che nella guida della clinica capuana “Villa Fiorita” ricalca le orme paterne, cioè del parimente compianto dottore Nicola Sibillo che proprio insieme a Mennillo per diversi lustri ha profuso le migliori energie a beneficio del comprensorio:
“L’improvvisa morte del dottore Stefano Mennillo -ha dichiarato Ruggieri- ci lascia addolorati e ci rende tutti più soli umanamente e più poveri politicamente.
Il suo ultracedennale impegno di amministratore pubblico appassionato ed attento della nostra amata Caiazzo e del nostro territorio, rappresenta ancora oggi un modello positivo, che le giovani generazioni sono chiamate a replicare se davvero vogliono il bene della propria comunità di appartenenza.
La sua scomparsa ci lascia una tristezza infinita ma ci lascia anche in eredità le sue tante battaglie in Consiglio comunale, ed i suoi interventi sempre a favore del territorio nel Consiglio Generale della Comunità Montana del Monte Maggiore. Che la terra gli sia lieve”.
Queste invece le dichiarazioni di Ella Sibillo, il cui compianto genitore, dottor Nicola, ha condiviso con Mennillo epiche battaglie sempre nell’interesse della comunità, a nome dell’intera famiglia Sibillo:
“Con Stefano Mennillo -ha aggiunto Ella Sibillo-se ne va un’altra colonna della casa socialista caiatina e casertana, un amico sincero ed un compagno sempre leale di mio padre Nicola e della mia famiglia con la quale ha condiviso un lungo percorso di vita umana e sociale.
Mi piace ora pensare che lui e papà, insieme a tanti socialisti, si siano riabbracciati in Paradiso ed abbiano subito ripreso a parlare di politica, quella vera e quella sana, quella fatta per i territori e per le persone, e mai per loro stessi o per i rispettivi interessi personali. Il Signore lo accolga tra le sue braccia e lo conduca nella Gloria dei Cieli”.
Nel triste frangente, la redazione si associa al cordoglio dei familiari e tanti estimatori del compianto.
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