Caserta e provincia lontanissime dagli standard nazionali per il riciclaggio dei rifiuti.
Caserta. Spostandoci un attimo da un argomento diverso dal Covid 19, protagonista indiscusso di questo periodo storico, trattiamo in questa sede dei rifiuti e della raccolta differenziata.
Del resto non bisogna dimenticarsi di quei problemi che da sempre attanagliano il nostro territorio.
Ebbene, sulla base delle valutazioni fatte dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale è possibile desumere che la raccolta differenziata nella provincia di Caserta è, purtroppo al di sotto della media regionale ed a livelli disastrosi se dovessimo operare un confronto su base nazionale.
Una mortificazione, c’è poco da aggiungere, per quei pochi cittadini che sono attenti e dedicano tantissimo loro prezioso tempo a separare disciplinatamente i rifiuti nella propria abitazione o luogo di lavoro in doveroso e civile ossequio al rispetto per l’ambiente e delle leggi.
Non hanno prodotto risultati, purtroppo, le tante iniziative, gli strumenti e i servizi promossi dall’amministrazione per cercare di porre argine ad un fenomeno negativo praticamente devastante e portare a livelli almeno di decenza una percentuale che è ben lontana dalla soglia di legge del 65% che garantirebbe, come si sa, consistenti risparmi per i comuni e soprattutto per i cittadini (per chi non lo sapesse infatti: per pagare una bolletta sui rifiuti più leggera, occorre riempire molto di meno la busta dell’indifferenziato e colmare, invece, quelle della plastica, della carta, del vetro e di altri materiali separabili).
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)