Covid-19. Campania, arancione da rosso, Gianni Lepre: promettono ossigeno ma mandano ‘gas nervino’
“Chissá dove andremo a finire, un bluff dopo un altro dai dpcm al ristori, dai colori ai divieti”. Queste le prime impressioni del professor Gianni Lepre, presidente del Club delle Eccellenze di Confesercenti Campania e Molise ed opinionista economico del Tg2:
“Quando ho letto i dati, non volevo crederci – continua poi l’economista in merito alla percentuale di recupero delle perdite delle imprese che garantisce il Ristori – un 25% che non serve a mitigare la situazione di default, e soprattutto non è quell’iniezione di fiducia che serviva al Sistema Paese e al nostro Made in Italy.
Se partiamo dal presupposto che la Germania ha garantito il 75% del fatturato delle aziende in perdita, allora nasce il caso Italia, un Paese nel quale, stando ai fatti, il governo non è in grado di tutelare il sistema produttivo e di conseguenza il Made in Italy”.
Come se non bastasse -ha concluso il professor Lepre- altra mannaia sull’economia: la lotteria dei colori che per Natale ha condannato la Campania all’arancione, come dire dalla brace alla padella per decine di migliaia di Piccole e Medie Imprese già sull’orlo del baratro.
L’ossigeno tanto promesso per il Natale che avrebbe potuto alleviare la situazione economica regionale, si è trasformato in gas nervino per tante filiere del Sistema Italia.
Per molte di loro sarà sicuramente un Natale indimenticabile”.
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