Aversa. Comune, 14 no, 9 si, 1 ‘ni’: bilancio non assestato, Consiglio da sciogliere: sindaco tradito dal PD?
Nella seduta consiliare di lunedì 30 novembre 2020 non è passato l’assestamento di bilancioproposto dall’amministrazione Golia e si è sciolto anticipatamente il consiglio comunale di Aversa.
Con 14 voti contro: Francesco Di Palma, Alfonso Oliva, Gianluca Golia, Luigi Dello Vicario, Giovanni Innocenti, Olga Diana, Francesco Sagliocco, Roberto Romano, Giuseppe Stabile, Eugenia D’Angelo, Paolo Santulli, Maurizio Danzi, Imma Dello Iacono, Luisa Diana Motti;
9 a favore: Cesario Angelino, Mariano Scuotri, Antonio Andreozzi, Domenico Menale, Pasquale Fiorenzano, Marco Girone, Paolo Cesaro, Erika Alma, Alfonso Golia; e con la sola astensione di Carmine Palmiero, presidente del Consiglio Comunale, si è conclusa l’avventura di Alfonso Golia, a sindaco di Aversa.
Con un messaggio sulla propria pagina Facebook, Alfonso Golia ha anticipato che a breve “il Prefetto nominerà il commissario che ci porterà alle prossime elezioni”.
Con rammarico il Sindaco ha proseguito: “Un pezzo di maggioranza ha votato contro di noi insieme all’opposizione mettendo fine a questa esperienza di risanamento appena avviata e di cambiamento per la nostra città. Non provo tristezza per quello che è stato e per quello che è successo – continua Golia – provo solo un grande dispiacere per tutti voi e per la nostra amata città che ora resta senza una guida dinanzi con tutte le conseguenze che ne derivano”.
“Hanno abbandonato Aversa irresponsabilmente – ci tiene a precisare Golia – nel pieno di una pandemia e con tutte le connesse criticità di ogni tipo sociale ed economico. Oltre agli altri problemi della città che stavamo affrontando, risolvendo e che ora rimarranno tali”.
“Quello che è accaduto nella giornata di ieri nell’aula consiliare del comune di Aversa -ha dichiarato in una nota l’architetto Francesco Gatto, segretario del PD Aversa– è quanto di più grave ed ingiustificabile si potesse mai umanamente e politicamente immaginare.
Un atto inaudito, irresponsabile ed inammissibile perché commesso da consiglieri del PD che di fatto hanno dimostrato che nulla hanno a che vedere con chi in questo partito e nei suoi valori fondanti ci ha creduto veramente fino dall’inizio… nel momento in cui la città necessita come non mai di una guida amministrativa”; atto perpetrato da “soggetti, mai visti durante i lunghi anni di opposizione, mascherati da democratici sono saliti sul carro del vincitore ed alla prima occasione utile hanno demolito tutto il lavoro profuso” conclude Francesco Gatto, che ha già contattato la dirigenza provinciale regionale e nazionale del partito affinché venga fatta luce sulla vicenda.
(Fonte: Gazzetta di Caserta – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)