Campania. Carabinieri-Forestale: molto lusinghiero il bilancio delle attività svolte nell’anno 2020
Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione delle condotte illecite compiute ai danni delle specie minacciate d’estinzione e di altre specie protette da trattati e convenzioni internazionali, i Carabinieri per la tutela forestale e della biodiversità e parchi della regione Campania nell’anno in corso hanno eseguito oltre 3700 controlli e controllato più di 1800 persone.
Queste attività di controllo che hanno riguardato cacciatori, operatori commerciali, allevatori e strutture che a vario titolo detengono animali, hanno permesso di portare alla luce e contestare oltre 150 reati, di denunciare 85 persone e di effettuare 112 sequestri e un arresto.
Sono 278 gli illeciti amministrativi contestati, per un importo notificato pari a € 104.871,68.
In particolare, nell’ambito dei controlli sull’esercizio dell’attività venatoria e nelle azioni di contrasto al fenomeno criminale del bracconaggio, atteso che in Campania è presente il “Black Spot coste pontino-campane”, cioè un luogo rientrante nei 7 territori nazionali in cui si registra più del 50% dei reati in materia di bracconaggio, sono stati posti sotto sequestro numerosi mezzi illeciti di caccia ed animali vivi, che all’esito della riabilitazione, sono stati poi rimessi in libertà.
In particolare sono stati sequestrati 69 fucili e 1632 cartucce, 43 reti utilizzate per la cattura illegale di avifauna pari a mt. 224. Sono inoltre stati sequestrati 143 trappole e fonofili, utilizzati per attrare e intrappolare l’avifauna. Sono oltre 900 gli esemplari vivi oggetto di bracconaggio, sequestrati nelle attività di polizia giudiziaria, molti dei quali rimessi in libertà dai Carabinieri.
Emblematica della particolare incidenza sul territorio del fenomeno del bracconaggio e della pericolosità di questa pratica illegale sulla conservazione delle specie in via di estinzione e protette da convenzioni internazionali, è stata l’operazione “Vedi Napoli e poi Vola”, condotta Dal Nucleo CC CITES di Napoli e dal SOARDA di Roma, che ha permesso, dopo un anno di indagine, di fermare 7 bracconieri che hanno catturato oltre 12000 uccelli, per rivenderli nel nord Italia. L’indagine ha consentito di svelare l’esistenza Idi una compagine criminale ramificata dedita al traffico di avifauna con un giro di affari di circa € 350.000 l’anno.
Sempre in tema di esemplari tutelati, particolare attenzione merita il risultato operativo del Nucleo CC CITES di Napoli che, nell’ambito della campagna nazionale denominata “Golden tusks” contro la commercializzazione illegale di avorio derivante principalmente dall’elefante africano, in cui sono stati sequestrati complessivamente n. 460 pezzi (zanne, statuette, crocifissi, posate e gioielli) per un valore stimato di circa € 400.000,00., ha portato al sequestro di numerosi e pregiati manufatti di avorio e crocefissi, messi in commercio senza le relative documentazioni che ne consentissero la vendita.
Accanto alle azioni repressive grande importanza riveste l’azione preventiva svolta dai Carabinieri, rappresentata dall’informazione che gli utenti, sia commercianti che privati cittadini, ricevono quotidianamente da Nuclei CITES territorialmente competenti, nonché l’attività di divulgazione svolta dal personale specializzato della CITES presso le scuole e le associazione di categoria.
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