Piana M.Verna. Comune, nomina ‘OIV’: pronto alla denuncia il professionista escluso, intervistato da ‘Rinascita Pianese’
Con un colpo ad effetto e per nulla giustificato il Sindaco riapre i termini del bando scaduto e alla fine senza una comparazione tra i curricula affida l’incarico all’OIV che si era già dimesso.
Ricordiamo che Elia aveva un incarico per 5 anni con compenso di 1000 euro annui e dopo la vicenda delle dimissioni gli è stato dato un incarico a più del doppio e cioè 2500 annui.
Tra le irregolarità della vicenda in questo pezzo trattiamo la prima e riguarda l’ingiustificata riapertura dei termini del bando.
Ricordiamo che poi nessuna comparazione tra i partecipanti è stata fatta dopo il secondo bando e infatti basta andare su Google per confrontare i curricula dei candidati. Ma su questo ci ritorniamo volutamente dopo.
L’Avv. Simone aveva diritto alla nomina perchè unico partecipante al bando e perchè aveva tutti i requisiti, come afferma lo stesso Lombardi, nel decreto di nomina di Elia.
Abbiamo così sentito l’Avv. Simone che si riserva di impugnare il decreto di nomina dinanzi all’autorità giudiziaria.
L’Avv. Simone commenta amareggiato “Questa è una delle tante spiacevoli situazioni che noi giovani professionisti, specie nel sud Italia, siamo costretti a subire in un periodo già di per sé particolare. L’amministrazione comunale, senza motivo alcuno ha infatti provveduto a riaprire una bando già chiuso e per cui vi era una sola candidatura idonea (la mia)”.
Da professionista l’Avv. Simone è in grado di smontare le giustificazioni del dott. Lombardi “Appare priva di argomentazioni valide la nota con cui il Sindaco cerca di giustificare le sue scelte. Ribadisco anche in questa sede di essere in possesso di tutti i requisiti per il bando così come specificato dal Sindaco nel decreto di nomina da lui siglato. Mi riservo di impugnare detto decreto nelle sedi opportune”.
Continua l’Avv. Simone “il candidato doveva essere in possesso di specializzazione post-universitaria per le lauree in discipline diverse da Giurisprudenza ed io ho conseguito una Laurea Magistrale in Giurisprudenza, così come riportato nel cv allegato alla domanda di partecipazione. Relativamente al possesso di esperienza ho provveduto ad inserire nella relazione di accompagnamento al cv di aver superato l’esame di “Diritto degli Enti Locali con votazione 30/30”.
L’Avv. precisa anche sulla “specializzazione in diritto Penale – da lui inserita nel cv – che consiste nell’aver superato il corso per difensore d’ufficio che permette l’iscrizione nell’apposito elenco e che rappresenta quindi un surplus che nulla aggiunge o toglie ai requisiti già presenti“.
Ma al limite del paradosso e ciò lascia davvero senza parole è l’affermazione del dott. Lombardi nella nota con cui chiarisce la sua posizione afferma che “per altro che la domanda pervenuta il 22.07.2020 fosse valida e corredata di tutti i documenti necessari è una considerazione che compete al sottoscritto“. Cioè dice che è lui a valutare la presenza dei requisiti, peccato che come precisa l’Avv. Simone “è il Sindaco stesso ad affermare che il (mio) curriculum era idoneo nel decreto di nomina. Nello stesso si legge che i candidati sono “tutti in possesso dei titoli e requisiti di accesso indicati nel sopra citato avviso pubblico“. Come al solito le risposte sono sempre contraddittorie.