Napoli. Comune: manca il numero legale, Consiglio ‘saltato’: mero incidente per il sindaco ‘anti De Luca’?
Salta il consiglio comunale di Napoli dove infatti non è stato raggiunto il numero legale.
Un successo delle opposizioni, il consiglio comunale saltato. Visto che i consiglieri comunali Matteo Brambilla e Marta Matano (M5s), Roberta Giova, Alessia Quaglietta e Diego Venanzoni (La Città), Aniello Esposito, Federico Arienzo e Salvatore Madonna (Pd), Marco Nonno e Andrea Santoro(Fdi), Vincenzo Moretto (Lega)e Stanislao Lanzotti (FI) avevano già annunciato in una nota congiunta che non avrebbero partecipato «all’ennesima pantomima a danno dei cittadini.
Non ci presteremo – spiegano – all’ennesima presa in giro della città.
Se tenete veramente al bene dei cittadini abbiate il coraggio di ammettere il vostro fallimento e lasciate libera la città che tenete in ostaggio da troppo tempo».
I consiglieri sottolineano di aver «molto riflettuto sul comportamento da tenere in aula durante questo Consiglio».
Rivolgendosi direttamente al sindaco, L. De Magistris, i consiglieri di opposizione affermano: «Lei ha perso la maggioranza che l’ha finora sostenuto e da tempo non ha più i numeri per continuare e solo l’atteggiamento di alcuni membri delle opposizioni, in contrasto con il mandato ricevuto dai loro elettori, e la poca trasparenza di chi le ha voltato le spalle, consente ancora all’amministrazione di poter proseguire il suo mandato. Il tempo della pandemia – proseguono – ha portato tutti a ragionare sulla necessità di ammainare, in questi mesi così difficili per la nostra città, le bandiere di appartenenza e provare a lavorare insieme, sospendendo criticità e giudizi».
I consiglieri evidenziano che al sindaco «sarebbe spettato dirigere questo processo di pacificazione, attraverso un coinvolgimento reale di tutte le rappresentanze che siedono in questo Consiglio e che rappresentano le differenti sensibilità della città ma ai pochi tavoli di concertazione non sono seguite scelte condivise, bensì uscite e prese di posizione in solitaria del sindaco e i tavoli si sono chiusi, perché chi avrebbe dovuto mediare tra posizioni diverse ha abdicato quasi subito a questo ruolo preferendo imperversare in tv e sui social. Il sindaco della terza città d’Italia preferisce infatti affidare ad ospitate televisive e a post questioni relative al governo della città e che in qualunque Paese mediamente civile andrebbero affrontate nelle sedi delle istituzioni, per noi è davvero troppo». I rappresentanti delle opposizioni concludono affermando: «Assistiamo esterrefatti a prese di posizione a fasi alterne contro il Governo o la Regione, senza mai un’assunzione di responsabilità o proposte serie. Addirittura in questa fase così drammatica il sindaco ha lanciato la candidatura a sindaco dell’assessore Clemente, aprendo di fatto una campagna elettorale giornaliera al posto di occuparsi dei sempre più gravi problemi della città».
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)