Napoli. Festa con oltre 200 stranieri, anche minori, aggrediti gli agenti intervenuti come per legge
“Bisogna purtroppo registrare altri feriti tra i poliziotti napoletani colpevoli esclusivamente di fare il proprio dovere e far rispettare le regole previste dalla attuale normativa per il controllo del contagio da coronavirus”.
Sono queste le prime parole di denuncia di Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale partenopeo del Sindacato di Polizia Coisp.
Raimondi è intervenuto a proposito della vile aggressione al personale della Questura di Napoli subita nel popolare quartiere del Borgo sant’Antonio.
Gli agenti dell’ufficio Prevenzione generale e del commissariato Vicaria-Mercato: durante il servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in via Michele Morelli dove era stata segnalata una festa.
Giunti sul posto i poliziotti (racconta l’Ansa) sono entrati in una grande sala al piano terra di un edificio in cui erano accalcate circa 200 persone.
Presenti anche alcuni minori. E tutte le persone prive di dispositivi di protezione.
Decine di persone – riferisce la Questura – hanno aggredito gli agenti per impedire il loro intervento, procurando contusioni ad otto di essi e danni a tre autovetture di servizio.
Nel frattempo, da alcune abitazioni circostanti sono partite offese e schiamazzi all’indirizzo delle forze dell’ordine.
“In quel quartiere –spiega Raimondi– un gruppo di stranieri, in barba ad ogni legge o decreto, stava allegramente festeggiando senza le necessarie precauzioni.
I colleghi nonostante la vile aggressione sono riusciti a trarre in arresto qualcuno degli aggressori, ma purtroppo il ripristino dello stato di legalità meriterebbe ben più forti interventi”.
Un allarme che viene lanciato ancora una volta dal sindacato Coisp:
“E’ il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità perché le forze dell’ordine non facciano da parafulmine. Auspichiamo –conclude il leader provinciale del Coisp– che la giustizia faccia il suo corso e che gli autori di questi esecrabili comportamenti ricevano le giuste pene, con la speranza che possano poi scontarle presso i rispettivi paesi di origine, perché l’Italia non ha bisogno di gente che delinque”.
(Fonte: Gazzetta di Caserta – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)