Alife-Caiazzo. Ognissanti e Defunti: messe ‘abolite’ per Covid in tutti i cimiteri diocesani con decreto episcopale
Con decreto controfirmato dal cancelliere monsignor Alfonso Caso,nell’imminenza delle solennità di Ognissanti e Defunti, monsignor Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Sessa Aurunca nonché Amministratore Apostolico di Alife-Caiazzo, ha impartito le seguenti disposizioni liturgiche e pastorali
fase attuale pandemia covid-19 dirette a presbiteri, Diaconi, Religiosi e Fedeli laici della Diocesi di Alife-Caiazzo:
La responsabilità che ha contraddistinto l’impegno della Chiesa italiana nel contenimento del Covid-19 conferma che la strada della prudenza e della serietà nel rispetto delle regole individuate dal Governo, resta prioritaria e necessaria.
La Diocesi di Alife-Caiazzo si conferma nella linea delle decisioni fino ad ora adottate (norme di accesso alle chiese parrocchiali; regolamenti per l’accesso agli spazi parrocchiali; sottoscrizione del Patto di corresponsabilità tra parrocchie e famiglie…).
L’impegno di tutti, sacerdoti, collaboratori parrocchiali, fedeli, ha fatto sì che fino ad ora lo svolgimento delle celebrazioni e di altri momenti pastorali potesse avvenire garantendo serenità e fiducia in quanti vi hanno preso parte: si conferma pertanto l’invito a non vanificare questo sacrificio e a far sì che gli incontri restino occasioni di comunione e di sostegno reciproco.
Il compito pastorale e educativo della Chiesa locale è ancorato alla missione di evangelizzazione e di cura di ogni singola persona, in ogni condizione. In questo impegno, malgrado le tante difficoltà, è necessario alimentare la fede, generare forme di responsabilità creativa nella pastorale, suscitare la carità verso i fratelli indigenti, tenere in vita il senso di famiglia ecclesiale, ma, al contempo, suscitare atteggiamenti di rispetto per la vita personale e dei fratelli, vero dono di Dio.
Negli incontri collegiali, tenuti dal Vescovo Orazio Francesco Piazza, Amministratore Apostolico, con i Direttori degli Uffici di Curia e il Consiglio episcopale, e in considerazione delle ultime disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, si stabilisce che permangono le direttive già codificate e che, in questa singolare situazione:
1. Gli Uffici di Curia restano aperti al pubblico secondo il calendario già diffuso a giugno: si accede nei giorni stabiliti e previo contatto telefonico (sul sito della Diocesi all’indirizzo www.diocesialifecaiazzo.it è possibile visualizzare i dettagli);
2. La catechesi per i bambini e gli adolescenti potranno essere svolte, facendo riferimento ai decreti del Governo italiano e a quelli della regione Campania, osservando le indicazioni della CEI per le condizioni di sicurezza e con le dovute corresponsabilità (cfr. Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi per minori del 01.09.2020); così anche gli incontri degli organi di partecipazione, a numero chiuso, siano effettuati, a livello parrocchiale e con le previste condizioni di sicurezza; altri organi di partecipazione, foraniali o diocesani, per evitare spostamenti avvengano da remoto;
3. La catechesi per gli adulti (cresime, matrimoni, genitori) si svolgerà nelle parrocchie e secondo modalità che evitino assembramenti, anche piccoli, con le condizioni di sicurezza previste; ove possibile si facilitino gli incontri anche da remoto;
4. In questo momento straordinario, il sacramento della Confermazione sarà amministrato dal Vescovo o da un sacerdote direttamente da lui delegato, solamente a coloro che hanno completato la necessaria preparazione, con l’obbligo che la celebrazione sia riservata a gruppi ristretti e consentendo l’accesso in Chiesa solamente ai cresimandi ed ai padrini/madrine;
5. Così come indicato dal DPCM del 24.10.2020 art. 1 comma 9 lettera O non sono consentiti convegni, assemblee di ogni tipo; in questo periodo di emergenza evitare anche incontri interparrocchiali o foraniali che, di fatto, inducono a spostamenti tra diversi paesi. Si consiglia di svolgerli in modalità da remoto;
6. Non è consentito ai ministri straordinari della comunione di visitare gli ammalati; per questo periodo tale servizio è ancora affidato esclusivamente alla cura del sacerdote/parroco che seguirà le norme precedentemente indicate;
7. La raccolta delle offerte durante la Celebrazione della Messa sia effettuata secondo le precedenti indicazioni: un cestino in fondo alla Chiesa per la personale offerta dei fedeli, senza contatto con alcuna persona;
8. Restano vietati i cortei, di ogni tipo, e le traslazioni di immagini sacre (anche in forma privata; ai Comitati non è consenta nessuna azione autonoma);
9. Le celebrazioni delle esequie avvengano, secondo le indicazioni decretate, nella cappella cimiteriale o nelle chiese parrocchiali, secondo la capienza dichiarata e con le dotazioni sanitarie previste (DV 7/2020); in questo periodo, non è consentita la benedizione della salma presso l’abitazione del defunto;
10. Il 29 ottobre, festa di Santo Stefano Menicillo, patrono diocesano, la Messa presieduta dal Vescovo sarà trasmessa in streaming sui canali social diocesani (Facebook Diocesi; Facebook Clarus); non è prevista la partecipazione del Clero diocesano. Nelle celebrazioni parrocchiali si usi il formulario liturgico della festa del Santo patrono;
11. Per le ricorrenze dell’1 e 2 novembre, onde evitare possibili assembramenti, anche piccoli, le previste celebrazioni nei cimiteri sono abolite e saranno tenute nelle chiese parrocchiali, secondo le consuete disposizioni. Ogni Parroco convenga con il Sindaco un breve momento di preghiera per tutti i defunti, possibilmente da diffondere anche via streaming.
12. Vista la straordinarietà del momento sociale, la Penitenzeria Apostolica con Decreto del 22.10.2020 ha dato disposizioni per consentire, anche in altri giorni, la possibilità di lucrare le Indulgenze da applicare ai fedeli defunti, partecipando alle celebrazioni parrocchiali e secondo le indicazioni previste. Papa Francesco, per l’1 e 2 novembre, ha suggerito di dare valore alla preghiera domestica e alle celebrazioni parrocchiali.
13. Si ricorda che rimangono aperte solo le chiese parrocchiali e i santuari diocesani o legati a comunità religiose autorizzati dal Vescovo.
14. Queste disposizioni rimarranno valide fino ad eventuali nuove indicazioni del Vescovo.
Confidiamo nella Presenza provvidente di Dio, fonte di speranza e di fiducia, impegnandoci, singolarmente e come Comunità, a saper affrontare questo delicato momento che segna la vita di tutti. Siamo chiamati ad essere testimoni di una lucida e realistica speranza, radicata nel totale affidamento a Dio, alla Vergine Maria, nostra premurosa Madre, e ai Santi Patroni. (Mons. Alfonso Caso, Cancelliere vescovile, + Orazio Francesco Piazza)
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