Quanto si può cadere in basso? De Luca ironizza sulle difficoltà dei bambini campani che chiedono di tornare a scuola.
Quanto si può cadere in basso? De Luca ironizza sulle difficoltà dei bambini campani che chiedono di tornare a scuola.
Il comunicato dell’on. DEL MONACO:
È incredibile quanto oltre riesca a spingersi il nostro Governatore per risultare “simpatico” ai suoi elettori.
Ironizzare sul pianto di una bambina campana che lamenta alla madre di voler tornare a scuola è indice di poca sensibilità e grande arroganza!
Secondo il nostro caro sceriffo, che ha deciso, ricordiamolo, di chiudere le scuole di ogni ordine e grado, è quasi fantascienza per una bambina voler tornare a studiare motivandone addirittura il desiderio.
Cosa c’è di tanto assurdo?
I nostri bambini hanno bisogno di stare insieme, socializzare coi propri coetanei e sì, imparare a scrivere, leggere e quant’altro. Non a casa, ma a scuola, nell’ambiente che riconoscono come proprio, protetto e sicuro, in cui maestre e maestri assolvono egregiamente il loro ruolo di educatori.
È quanto continua a sottolineare la ministra Azzolina che è stata definita “pappagallo” dallo stesso “gentiluomo” De Luca.
La famiglia è importante, è alla base di tutto, nessuno lo nega…ma la scuola, soprattutto in tenera età, è un ambiente indispensabile alla crescita emotiva del bambino, alla sua formazione.
Il pianto di qualsiasi bambino o bambina non va mai sottovalutato, tantomeno c’è da fare ironia. Non sono capricci, non sono bugie, non sono pretesti: i nostri figli rischiano di essere più penalizzati di quanto immaginiamo.
Ed è triste che un Governatore, padre di famiglia, non riesca a comprendere l’entità del danno.
On. Antonio DEL MONACO
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