Bombe molotov a Torino, scontri anche a Milano
Le ultime misure governative hanno creato non poco caos. Dopo la maxi protesta di Napoli anche altre città stanno manifestando.
Cresce la tensione sociale dopo l’ultimo Dpcm e la protesta infiamma le piazze di tanta parte di Italia e l’allerta del Viminale è massima. Napoli ha dato il via e in queste ore altre città sono preda di scontri e guerriglie.
Petardi e bottiglie contro le forze dell’ordine e vetrine infrante a Torino, cariche di alleggerimento e fermi. Bottiglie molotov e traffico bloccato nel centro di Milano. Petardi e fumogeni contro la prefettura a Trieste.
Nelle prossime settimane si rischia di assistere ad un ampliamento della frattura sociale prevedibile e di cui già si intravedono le prime avvisaglie.
Ma gli incidenti sono avvenuti anche a Torino – alle 20.30 in piazza Castello si è riunita la “protesta del popolo” contro “dittatura, coprifuoco e lockdown”.
Sono stati lanciati petardi e bombe molotov e in Piazza San Carlo, si sono viste scene di ‘guerriglia urbana’ , i dimostranti hanno divelto le recinzioni di un cantiere, rovesciato i cassonetti dell’immondizia e danneggiato le vetrine di alcuni negozi.
A Milano, in corso Buenos Aires, dehors danneggiati, transenne usate per il Giro d’Italia di ciclismo lanciate nella scale della metropolitana, cassonetti rovesciati. In serata un fitto lancio di pietre, bottiglie e grossi petardi verso la sede della Regione Lombardia in via Melchiorre Gioia.
Una protesta diffusa. Il rischio che la disperazione, che il governo spera di sedare con un ristoro economico in tempi brevi, cresca sempre di più e si trasformi in rabbia, sta diventando sempre più verosimile. E non solo a Napoli, Milano, Torino, Trieste, Roma.
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