Del Monaco scrive per Arzano: il comune sta subendo un’ingiustizia sociale
La lettera, che segue, vuole essere di sostegno alla cittadinanza “sana e onesta” di Arzano.
Arzano è un Comune che sta fortemente subendo un’ingiustizia sociale.
Arzano non è delinquenza e criminalità, e la brava gente non può pagare per quella piccola parte che lucra sulla disperazione altrui. Che sia chiaro: il crimine non sarà mai difeso, la delinquenza mai giustificata.
Io sono con Arzano e difendo i diritti della gente onesta.
L’on. Del Monaco ha inviato questa lettera al Ministro Speranza, al Prefetto di Napoli, al Governatore di Napoli e al commissario prefettizio di Arzano.
La lettera ha per oggetto la richiesta intervento per il Comune di Arzano, istituita come Zona rossa
Illustre Signor Ministro, Illustre Signor Prefetto,
mi faccio portavoce di una situazione di grave malcontento certamente nota a tutti Voi.
Il Comune di Arzano si trova in una condizione estremamente difficile: da quando è stato disposto il
lockdown, i cittadini hanno avuto la netta percezione di essere stati abbandonati dalle autorità territoriali e
nazionali.
Ad Arzano, zona rossa, si vive nel paradosso: non ci sono controlli, e dunque la macchia del contagio
rischia seriamente di espandersi. Attualmente, nella città, sono stati tracciati 300 positivi, fortunatamente
in gran parte asintomatici: perché dunque creare una condizione di emergenza come quella di mesi fa
scelta per Codogno in Lombardia? Perché non agire per tempo e diversamente?
Il virus c’è, è innegabile, ma è pur vero che il tempo per organizzarsi per una probabile seconda ondata in autunno non è mancato. Eppure, ora tutta la Campania rischia il collasso. Com’è possibile?
Mancano le strutture adeguate, manca il personale medico, i fondi per la Sanità Pubblica sono esauriti.
Arriviamo quindi al punto dolente, che sta mettendo letteralmente in ginocchio l’intera cittadinanza,
abbandonata a sé stessa: è giusto dover sborsare centinaia di euro per sottoporsi a tamponi, test
sierologici, analisi? Gli ospedali di Napoli (di tutta la Regione, per essere precisi) hanno sospeso esami
diagnostici e prenotazioni, ma optando per l’intramoenia, a costi ovviamente assurdi, il cittadino può
ottenere quanto richiesto.
Le ASL non sanno che fare, cosi come i medici di base, molti dei quali, ammalati, non sono stati sostituiti.
Chi si occupa dunque dei pazienti in attesa di cure? Nell’indifferenza totale, la popolazione sta pagando a
caro prezzo gli errori di chi avrebbe dovuto evitare tutto questo.
Il settore privato è l’unico a beneficiare dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, un settore che sta
pericolosamente allargando sempre di più il suo raggio di azione e che, anziché trovare muri, ostacoli e
dinieghi, è coadiuvato dai vertici regionali e nazionali.
Non credo sia questo il modo più giusto per aiutare una popolazione in difficoltà, già duramente colpita
dal danno economico che il Covid-19 ha comportato. Aver firmato l’ordinanza n.82 che prevede il divieto
di mobilità (non derogabile per motivi di lavoro) non farà che aumentare il malcontento: i commercianti
sono alla fame, mentre ad appena 2 km di distanza tutto è nella norma.
Arzano è una piccola realtà e non c’è pericolo di forte assembramento, perché non c’è movida, non ci sono
locali per i giovani; le strade la sera sono deserte, a differenza dei paesi limitrofi come Frattamaggiore o
Casoria.
Arzano non può essere il capro espiatorio dell’incapacità nel gestire un problema che, ricordiamolo, è
nazionale e non va scorporato dal contesto creando disuguaglianze tra i cittadini italiani.
Chiedo pertanto a Voi tutti di intervenire per trovare un rimedio a quanto sta accadendo nel Comune di
Arzano, maggiormente colpito dal contagio e fortemente messo in difficoltà da dinamiche ben lontane
dalla risoluzione del problema.
Ringraziando per la cortese attenzione e la disponibilità, porgo distinti saluti.
On. Antonio DEL MONACO
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