Caiazzo. Decò, ennesimo rinvio: sospensione prolungata al 18 febbraio, in attesa del verdetto
Si è rivelato ancora una volta non definitivo il verdetto del Consiglio di Stato che, nell’udienza camerale tenuta il primo ottobre, si è limitato a prendere atto dell’opportunità di preservare i posti di lavoro e quindi ribadire la sospensiva pronunciata, sempre a tal fine, dal giudice monocratico, “inaudita altera parte“, in attesa dell’udienza definitiva fissata per il 18 febbraio 2021, circa la sentenza di chiusura già pronunciata dal TAR e quindi nuovamente impugnata davanti al Consiglio di Stato, che peraltro al riguardo ha già sancito, previa meticolosa disamina dell’intero carteggio, risalente alla seconda metà del secolo scorso, la destinazione “agricola semplice” dell’area su cui insiste il complesso immobiliare.
Struttura che, pertanto, avrebbe dovuto essere demolita entro due mesi, ad evitare la quasi automatica acquisizione al patrimonio comunale, di fatto negata dal sindaco e quindi dal Comune, che ha preferito impugnare separatamente il verdetto del Tar sebbene favorevole agli interessi della comunità amministrata, come ampiamente rimarcato anche epistolarmente dal consigliere di minoranza e avvocato Amedeo Insero.
Non si tratta affatto di una sentenza “ribaltata”, quindi, come pare qualcuno voglia far credere, ma di una decisione meramente interlocutoria, come chiaramente si evince dall’ordinanza, espressamente finalizzata alla salvaguardia dei posti di lavoro -pare intanto cresciuti a ventitré- dando quindi tempo all’appellante di organizzarsi per farlo, mentre il Consiglio di Stato vaglierà in modo approfondito le censure mosse dagli appellanti al verdetto del TAR che ha sancito l’inapplicabilità ovvero illegittimità del condono edilizio rilasciato dal Comune per “sanare” la struttura in questione.
Dovrà trascorrere ancora un semestre quindi, o poco meno, per conoscere finalmente il verdetto definitivo per quanto riguarda l’aspetto amministrativo di tale controversa vicenda, ma intanto incalza quello giudiziario penale, essendo imminente l’udienza davanti al Tribunale sammaritano circa in giudizio promosso dal concorrente “Golden Market” contro i preposti comunali che, secondo quanto denunciato, a suo tempo avrebbero favorito la controparte operando in modo illegittimo ovvero contrario ai rispettivi doveri di ufficio.
Neanche è tutto perché incede anche il processo civile promosso, contro gli stessi soggetti, dalla medesima parte per il risarcimento dei danni che ne sarebbero conseguiti, calcolati in oltre mezzo milione di euro… ma solo “inizialmente”!
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