Maddaloni. San Michele: festa patronale in epoca Covid-19
Per i maddalonesi il 29 settembre è una data sacra, nel vero senso della parola. In città si festeggia il santo patrono, San Michele, che portato giù dalla collina nel mese di agosto, attende nella basilica minore del Corpus Domini oltre un mese, per essere celebrato con tutti gli onori. Festeggiamenti civili e religiosi ogni anno, da decenni, vengono preparati accuratamente dal comitato incaricato. Tra suono di sacri bronzi e fuochi scoppiettanti trova posto la religiosità della processione per le vie cittadine con la statua dell’Arcangelo, mescolato alla festosità colorata delle bancarelle di torrone e giocattoli che si sovrappone alle luci delle giostre, l’evento attesissimo dai bambini ogni anno. E poi esibizioni, spettacoli, luminarie. Il paese è in festa per qualche giorno e la sera si ritrova con il primo fresco autunnale a godersi la propria città, col vestito buono delle occasioni che fa onore al santo e alla festa.
Quest’anno il covid ci ha privati anche di questa tradizione che chiude ufficialmente le feste patronali della provincia e dà un simbolico benvenuto all’autunno e all’avvio della scuola.
Ieri in città era un giorno come tanti. Unico segnale a ricordarci che fosse il 29 settembre un banco ambulante di un venditore di torrone in via Napoli, strada che avrebbe condotto alle giostre e che invece ieri ha lasciato posto per la prima volta, in questa settimana, a memoria maddalonese, alla fiera settimanale.
La chiesa era aperta per la celebrazione religiosa, in pieno rispetto delle norme anticovid. Qualche timido fuoco d’artificio ha chiuso la serata.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)