Caiazzo. ‘Caso’ Decò: il giorno della verità giudiziaria: definitiva? ‘S.Remigio, pensaci tu’!
É fissata per giovedì primo ottobre -ricorrenza di San Remigio- la “camera di consiglio” nel corso della quale sarà vagliato analiticamente e quindi giudicato dal Consiglio di Stato il ricorso prodotto dai legali rappresentanti dello iperstore Decò, ora difeso dallo studio legale Abbamonte, e le contro argomentazioni del Golden Market, prodotte dallo studio legale Ricciardi che da sempre difende con piglio e lodevole zelo gli interessi dei coniugi Iacoessa-Parisi e di quanti fanno capo alla società che da vari lustri contesta la legittimità del concorrente esercizio commerciale perché insistente su zona agricola semplice, come del resto sancito dallo stesso Consiglio di Stato previa meticolosa disamina di un corposo carteggio risalente agli anni ottanta del secolo scorso, quando l’immobile ospitava la fallita società “Autovolturno”.
In seguito ad alterne vicende, dopo la citata sentenza “definitiva”, il Comune di Caiazzo concesse alla società titolare del “Decò” un condono edilizio, del pari ritenuto illegittimo dagli antagonisti, che peraltro hanno avviato altri giudizi in sede penale e civile, per perseguire i preposti comunali ritenuti responsabili di presunti abusi abusi e per rivendicare dallo stesso Comune un risarcimento inizialmente calcolato in oltre mezzo milione di euro.
Pressoché di analoga consistenza economica i danni lamentati dal Decò che, per scongiurare fra l’altro il licenziamento di 23 dipendenti, ha chiesto e ottenuto dal Consiglio di Stato la sospensione della sentenza con cui ad agosto il TAR ha ribadito l’insussistenza dei presupposti di legittimità, disponendo quindi (nuovamente) la chiusura del Decò ed ora, a due settimane da tale concessione, i nodi tornano al pettine ed è quindi atteso con apprensione in nuovo verdetto del Consiglio di Stato che, secondo logica, non potrebbe discostarsi da quanto gia sancito dal medesimo organo anche se le argomentazioni addotte dallo studio legale Abbamonte, subentrato all’avvocato Pasquale Marotta, sono circostanziate quanto articolate, soprattutto nel contestare la presunta insussistenza di titolo da parte dei concorrenti, le ragioni dei quali sono condensate nel carteggio contro-deduttivo prodotto dal citato avvocato Maurizio Federico Ricciardi.
Nel giro di qualche giorno, quindi, salvo imprevisti, dovrebbe essere pubblicato il verdetto, evidentemente definitivo.
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