Caiazzo ricorda Teresa Musco, pia donna stigmatizzata come san Pio, scomparsa 44 anni fa
É programmata per le ore 18 di lunedì 21 settembre nel largo antistante l’antica chiesa di san Pietro del Franco la celebrazione di una santa messa in suffragio di Teresa Musco, come di consueto ad opera del parroco don Giovanni Fusco, se il tempo sarà clemente, per ricordare il trigesimo dei 44 anni dal trapasso della pia donna caiatina scomparsa per molti “in odore di santità” a Caserta, dove sarebbe stata costretta a trasferirsi per sfuggire all’ira del burbero genitore che pare osteggiasse fermamente la sua profonda fede cattolica.
A Caserta, come in tante altre parti del mondo, il culto per la pia donna originaria di Caiazzo è molto sentito, tanto che è iper attiva una fondazione “ad hoc”, fondata da padre Franco Amico, ex confessore e padre spirituale della pia donna, il quale tanto si prodiga per la promozione nel mondo della sua fede.
Nella “sua” Caiazzo, invece, poco curato appare anche l’esterno dell’abitazione familiare di Teresa Musco, evidenziata da una mera targa fatta apporre anni addietro da alcuni devoti e familiari che, insieme al parroco Fusco, un mese dopo la ricorrenza del suo trapasso, avvenuto il 19 agosto 1976, si prodigano affinché anche i devoti caiatini (non tantissimi per la verità) possano partecipare a un funzione celebrativa-commemorativa sulla falsariga di quella officiata a Caserta puntualmente nella ricorrenza.
Anche grazie alla meticolosa opera di Padre Franco Amico, Teresa Musco è venerata in tutto il mondo per le centinaia di fenomeni sovrannaturali, in particolare “lacrimazioni” di immagini del Cristo e statue della Madonna sanguinanti rilevate nella sua abitazione casertana, oltre che per le stimmate comparse sulle sue mani, come quelle di San Pio da Pietrelcina, mai scientificamente motivate.
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