Piana M.Verna. Terzo rogo in tre giorni nel comprensorio caiatino: tutti dolosi?
Continuano gli incendi, di presumibile origine dolosa che tengono in ambasce non solo i residenti nelle zone collinari del comprensorio caiatino ma anche gli abitanti e i turisti che spesso affollano in particolare (ma non solo) il centro antico di Caiazzo.
Fin qui, infatti, nel pomeriggio dell’ultima domenica estiva, sospinti dal vento, son giunti funi acri e ceneri provenienti dal terzo rogo (in realtà sarebbe almeno il quarto) appiccato verosimilmente dai soliti criminali e sviluppatosi sul versante del monte Santa Croce che sovrasta Piana di Monte Verna.
Se è vero che, come ammonisce l’adagio, di solito non c’è due senza tre, lo è altrettanto che il terzo rogo in tre giorni intorno a Caiazzo non può far pensare solo al caso ma piuttosto alla mano dolosa e criminale di chi, per insani propositi che si potrebbero anche immaginare, si prodiga in sì esercanda attività, spesso fatale per l’intero eco-sistema.
Per scoraggiare tali azioni delittuose, spesso poste in essere per vari obiettivi, spazianti dal rendere più agevole la raccolta di asparagi alla futura edificazione, però, esistono specifiche leggi e in particolare va rimarcata quella inerente le mappe comunali delle zone percorse da incendi, che diventano inedificabili per i prossimi lustri, sicché l’occasione è propizia per invitare se necessario le preposte autorità locali alla massima intransigenza, anche nei futuri controlli sui raccoglitori e venditori di asparagi, oltre che fare il possibile per individuare gli artefici di situazioni, dopo il terzo caso consecutivo difficilmente imputabili al caldo.
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