Castel Campagnano. La parola agli elettori, anzi la matita: debitamente igienizzata?
Allestiti, non senza difficoltà, nel pomeriggio di sabato i due seggi elettorali nel capoluogo come nella frazione Squille,
come del resto in tutti i Comuni italiani chiamati alle urne per le regionali o “solo” per il referendum sul taglio dei parlamentari, dalle ore 7 alle 23 di domenica 20 settembre e lunedì dalle 7 alle 15 passa nelle mani del popolo il grande potere racchiuso nel segreto dell’urna e non sempre sfruttato opportunamente per sfiducia istituzionale o, ancor peggio, per condizionamenti determinati dalla mai accantonata abitudine, si dice da parte di numerosi candidati e, peggio, loro galoppini, di peregrinare casa per casa perfino durante il sabato “sabbatico” in cui è categoricamente vietato turbare la riflessione pre elettorale, spesso esigendo, più o meno velatamente, di conoscere perfino il numero dei voti sui quali ciascun postulante potrebbe far conto in ogni nucleo familiare, come se qualcuno in ogni famiglia potesse decidere per tutti!
Come severamente vietato è (ahinoi: sarebbe!) vagare o peggio stazionare nei pressi dei seggi (anche a meno dei prescritti 300 metri) per strizzare l’occhio o ancor peggio passare bigliettini e fac simile agli elettori che, peraltro, devono disfarsene subito per non rischiare di essere beccati in flagranza nei seggi, ove, in tal caso, la denuncia penale sarebbe inevitabile.
Il condizionale è d’obbligo perché purtroppo spesso si è tolleranti verso un fenomeno che, invece, la dice lunga sulla moralità, onestà, serietà, correttezza e sullo stesso disinteresse candidamente dichiarato dai vari postulanti, ai quali invece dovremmo ben guardarci di concedere la nostra fiducia, quindi il voto, nel segreto della cabina elettorale, anche se effettivamente l’andazzo fosse pressoché generalizzato come si vocifera.
Buon voto a tutti, quindi, tenendo presente che con la “crocetta” vergata sulla scheda elettorale si vanno a designare non solo persone brave ma, soprattutto, che (salvo imprevisti) per il prossimo quinquennio dovranno rappresentarci, al Comune come in Regione, avendo quindi le necessarie competenze oltre che una spiccata moralità, indiscutibile e quindi non macchiata da elemosine elettorali postulate casa per casa anche quando o con modalità categoricamente vietate, magari proprio quando stiamo per andare a votare…
Il tutto col massimo rispetto non solo per le persone candidate spiccatamente integerrime (auspichiamo molto più numerose) ma anche per quanti sono impegnati nei seggi – Forza Pubblica compresa- stavolta chiamati a fronteggiare le grandi insidie determinate dal Covid. E speriamo bene per tutti!
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