Caiazzo. Violento incendio rurale tiene ‘in ambasce’ anche i residenti del centro
Un violento rogo (tanto per non cambiare, di presumibile origine dolosa) si è sviluppato nel pomeriggio di sabato nella zona bassa di Caiazzo, fra il capoluogo e la frazione Cesarano, sembra partendo dalla località Valardo per poi estendersi verso il largo Fossi, fino a lambire alcune abitazioni.
Molti erano preoccupati perché in quella zona venivano depositate anche bombole di gas propano, piene da vendere e vuote da restituire al fornitore; secondo esperti proprio queste ultime sarebbero le più pericolose ma, come poi si è appreso, da qualche tempo l’attività era cessata, pare “grazie” al Covid-19.
Tempestivo l’intervento della polizia locale o e poco dopo dei Vigili del Fuoco che hanno dovuto lavorare duramente per domare a tarda sera le fiamme e rassicurare la popolazione, giustamente preoccupata anche perché gradualmente l’aria andava rendendosi irrespirabile anche nel centro abitato, solitamente affollato nel week end, con buona pace del Covid.
Nell’occasione molti hanno invocato controlli più rigorosi e ordinanze atte a disporre lo sfoltimento delle siepi e disciplinare lo smaltimento dei rifiuti da potatura e simili che, nonostante i divieti vigenti, ancora molti brucerebbero, mentre altri ricordano i viali frangi-fiamme che anni addietro venivano effettuati tra la vegetazione; tutti d’accordo nel definire criminali quanti appiccano roghi o non adottano precauzioni necessarie a sventarli, invocando accurati controlli, non solo repressivi, ma anche esemplari sanzioni.
Foto di Giuseppe Califano
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