“GIANPIERO ZINZI CHIUDE LA CAMPAGNA ELETTORALE A CASERTA”
CASERTA – Nella serata di ieri , giovedì’ 17 settembre ,alle 19.45 presso il drink bar “Radici Clandestine” in piazza Aldo Moro, affacciato sui giardinetti di Corso Trieste, Gianpiero Zinzi ha chiuso la sua campagna elettorale insieme a Stefano Caldoro. In verità, la kermesse avrebbe dovuto avere inizio alle 18.30 ma, probabilmente, concomitanti impegni hanno, di fatto, impedito la puntualità!
Prende la parola Giampiero Zinzi che dopo aver salutato il nutrito gruppo dei convenuti e l’ospite Stefano Caldoro, parte “lancia in resta” all’attacco di tutta “la filiera istituzionale: dal governo nazionale, a targa PD, passando per il governo regionale e fino all’amministrazione cittadina” accusandoli di avere, di fatto, abbandonato la città di Caserta e tutto il territorio conseguendo “risultati zero”.
Dopo aver ironizzato su vecchi esponenti della prima repubblica ancora in sella (Mastella e De Mita), sul “re di Salerno De Luca”, invita i casertani a riscoprire il proprio orgoglio e a “non portare il fieno nella cascina” di coloro che – evidente il riferimento al presidente della regione in carica – “hanno depredato le risorse dei casertani a beneficio dei propri territori”.
Punta poi il “riflettore politico” su tutte le opere pubbliche incompiute nel casertano con particolare riferimento al policlinico di Caserta, sottolineando che nel 2017 il presidente De Luca dopo l’ennesima inaugurazione dichiarava che il manufatto sarebbe stato completato in tre anni e così non è stato. Nel contempo, stigmatizza lo stanziamento regionale di 330 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale “Ruggi” in Salerno.
Attacca ancora De Luca per aver speso 20 milioni di euro per il nuovo ospedale modulare realizzato in Caserta, “che è una scatola vuota perché non è stato collaudato ed è sprovvisto di medici e infermieri”, per la gestione dei rifiuti (c.d. ecoballe), per la riqualificazione del “litorale Domizio” e sull’utilizzo “della sanità pubblica come strumento di potere”.
Affronta poi il problema dei bambini affetti da disabilità. Evidenzia che gli stessi non potranno frequentare le lezioni scolastiche perché la regione Campania non ha ancora provveduto per gli assistenti sociali e i terapisti.
Arringa, quindi, gli astanti facendo leva sull’orgoglio casertano, invitandoli ad impegnarsi fino al giorno del voto per fare proselitismo “perché sulle elezioni regionali e sul voto di preferenza al sottoscritto noi non ci giochiamo soltanto le elezioni regionali, noi iniziamo la rincorsa all’amministrazione comunale tra nove mesi!”: Giampiero Zinzi ambisce alla poltrona di primo cittadino della città di Caserta?
Attacca, quindi, la stessa amministrazione comunale sottolineando che la città di Caserta è “disamministrata e senza servizi per i cittadini”, evidenziando, altresì, il pessimo stato in cui versano le strade, i parchi e i giardini pubblici.
Zinzi conclude il proprio intervento con saluti e ringraziamenti, promettendo, altresì, che “quando torneremo al governo della regione, la mia priorità sarà la difesa di questo territorio, per cui qui porteremo … risorse in misura pari o superiore a quelle che ci hanno tolto in questi cinque anni”. Cede, quindi, la parola a Caldoro.
Stefano Caldoro prende la parola e, dopo i saluti di prammatica, evidenzia il lavoro che lui stesso e Zinzi hanno svolto sul territorio, dedicandosi all’ascolto delle istanze di tutti i cittadini, di tutte le categorie di lavoratori e tutte le imprese piccole, medie e grandi: lavoro utile per dare corpo e sostanza al mandato elettorale dopo la vittoria del centrodestra.
Prosegue accusando il governatore in carica di non fare campagna elettorale, di “stare chiuso in un bunker, magari davanti una telecamera, di gestire soltanto il potere e di distribuire soldi pubblici a fini elettorali … togliendo dal bilancio regionale 1,2 miliardi di euro che servivano per gli investimenti”. E aggiunge: “anche il Comandante Achille Lauro da sindaco di Napoli distribuiva beni materiali per fini elettorali. La differenza sta nel fatto che i soldi erano i suoi”.
Prosegue ancora, stigmatizzando le “false promesse” fatte dall’amministrazione regionale uscente, relative alla definitiva risoluzione dei problemi “ecoballe” e “policlinico” di Caserta: “la differenza tra noi e loro è la propaganda. Propaganda di stile comunista … è una propaganda di sinistra che sa solo dire menzogne”.
Ancora su De Luca: “ma come si può pensare di votare qui, ma anche a Napoli, un uomo che fa politica solo per la sua città, solo per Salerno … questo signore ha dichiarato che il policlinico di Salerno costerà 480 milioni di euro … sapete invece quanto ha stanziato lo stesso signore per il grande piano per la città di Napoli? Cinquecento milioni di euro! Salerno è un decimo di Napoli”.
Attacca ancora il governatore per la recente recrudescenza dei contagi Covid-19 in Campania e per la superficialità della gestione del fenomeno.
Caldoro conclude il suo intervento con due proposte.
Livelli occupazionali: “noi siamo in grado di garantire 100.000 posti di lavoro se ci fanno lavorare, se utilizziamo bene i fondi europei, non li sprechiamo per il potere … se li buttiamo tutti sulle imprese. Le imprese producono lavoro”.
Proposta per il sociale: “dare mille euro ad ogni cittadino esente ticket per la salute … a quelli che non hanno la possibilità di pagare per fare l’intramoenia”.
Caldoro conclude il suo intervento esortando tutti a fare la propria parte, per convincere gli indecisi a votare, per la vittoria del centrodestra.
Alle 20.30 la manifestazione è conclusa.
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