Roccamonfina. Nei guai bracconiere ‘beccato’ in area protetta, con richiamo illegale e con divieto totale
Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dell’attività venatoria
in periodo di divieto generale, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Roccamonfina hanno effettuato un servizio di appiattimento, alla loc. “Pratolongo” del comune di Roccamonfina (area protetta inclusa nella perimetrazione del Parco Regionale “Roccamonfina, Foce del Garigliano”, Zona B), nei pressi di un richiamo acustico riproducente il verso della quaglia.
È consuetudine che tali richiami elettroacustici siano programmati con un timer per entrare in funzione durante la notte per attrarre nei loro pressi gli esemplari di quaglie, avifauna che si sposta principalmente durante le ore notturne, al fine di agevolare il loro abbattimento alle prime ore della mattina nei pressi dei richiami stessi.
Durante tale appiattimento i predetti militari sorprendevano, nelle immediate vicinanze del richiamo acustico, quindi che si avvantaggiava dell’azione attrattiva da esso esplicata, un soggetto in atteggiamento di caccia con il fucile imbracciato ed accompagnato da due cani da caccia di razza Setter Inglese.
Configurando quanto sopra accertato la violazione penale di esercizio di caccia in periodo di divieto generale, all’interno dell’area protetta “Parco Regionale di Roccamonfina”, con l’ausilio di richiami elettroacustici vietati, i militari hanno provveduto a sottoporre a sequestro il fucile da caccia e il munizionamento in possesso del bracconiere che è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.
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