Corte dei Conti, avviata l’indagine sul rendiconto 2018 del comune di Mondragone

Mondragone – Una lunga relazione istruttoria da parte della Corte dei Conti ha dato il via all’indagine che mirerà a far luce sul rendiconto 2018 del comune di Mondragone.
Questa situazione, tuttavia, era già stata oggetto di interesse da parte dell’AMBC che aveva presentato, dopo moniti e suggerimenti rimasti inascoltati, una pubblica denuncia sui giornali e relativi esposti dettagliati alla Procura della Corte dei Conti.
Evidenzia le responsabilità derivanti da una inappropriata gestione il commento dell’ex sindaco Schiappa circa le carte contabili ora nel mirino dei giudici.
Ha infatti dichiarato: ” la situazione è il frutto dell’assenza di un assessore al Bilancio, dell’incapacità del sindaco Virgilio Pacifico a gestire le finanze, dell’utilizzo senza freni delle risorse economiche da parte degli assessori e dello sperpero».
Dei sei punti su cui sono chiamati a rispondere l’amministrazione comunale e gli uffici competenti, quello più delicato attiene al  disavanzo fissato in 13.772.232,23 euro; un importo la cui eventuale sottostima ha reso necessario il rinvio dei prospetti dimostrativi dei risultati per gli esercizi 2017 e 2018.
Diversi saranno quindi i punti su cui il comune dovrà esprimersi.
A partire dai debiti fuori bilancio, si chiede di indicare le fonti di copertura dopo aver specificato gli importi del fondo rischi per contenzioso del triennio 2016 – 2018 relazionando sull’ammontare dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel triennio e riguardo alla natura del contenzioso non ancora definito; seguono i richiesti chiarimenti circa
l’incidenza delle entrate proprie sulle previsioni definitive in funzione degli scostamenti rilevati tra previsioni di cassa, riscossioni e pagamenti di rendiconto;
l’uso dell’anticipazione di cassa in riferimento alla tecnica di contabilizzazione adottata per le anticipazioni straordinarie; la rilevazione del Fondo Pluriennale di parte corrente e del Fondo Pluriennale in conto capitale, quest’ultimo pari ad € 0, specificando utilizzo e modalità di reintegro delle entrate vincolate e destinate;
gli accertamenti per il recupero dell’evasione dei tributi locali.
Di questi sono stati riportati 3.692.620 euro per accertamenti relativi all’Imu -Tasi e 5.517.760 per quelli relativi alla tassa sui rifiuti.

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