Un caffè con Antony Corbara: un menestrello del III millennio
Un caffè con Antony Corbara: un menestrello del III millennio
“Il mio cassetto dei sogni non contiene le proporzioni del sogno stesso, quindi, ho dovuto occupare abusivamente tutto il tratto di cielo che va dalla Sicilia a Napoli.”
Antonino Condrò conosciuto anche come Antony Corbara, nativo di Taurianova (R.C.), è esperto in tecniche e strategie della comunicazione.
Oltre alla passione per la scrittura, dedica un forte impegno alla diffusione del pensiero meridionalista che l’ha reso protagonista di uno scontro pubblico con Vittorio Sgarbi, a Palmi, nell’Agosto del 2014, sulla questione “Bronzi no expo”.
Responsabile CDS per la zona reggina fin dal 2014, ha, tra le cose organizzate a nome del movimento duosiciliano, l’evento di Miss Due Sicilie Calabria, la finale si tenne a Fagnano Castello a luglio del 2016. La prima opera letteraria di Condrò, dal titolo: “Sugnu ‘i Taurianova” con “Omissis”, risale al 2015 . In seguito , nel 2017, pubblica: “ Il Cane che non ho!”. “ Lezioni di Povertà” è il titolo del suo nuovo libro.
D) Libri crudi, talvolta che colpiscono l’anima, ma con un sottile filo d’ironia , una fonte inesauribile di vita vissuta, da questo nasce la tua ispirazione?
Risp: Sì, ma soprattutto dalla voglia di raccontare, nasce dall’esigenza quasi fisica di mettere nero su bianco, come una a sorta di dannazione, quella forse che investiva i menestrelli di un tempo, oppure di quei famosi “raccontatori” siciliani che andavamo paese per paese a raccontare le storie tipo “La Baronessa di Carini”
D) Il tuo rapporto con il mondo meridionalista, al di là dell’appartenenza con i CDS, inizia quando?
Risp: Non saprei dire esattamente l’anno, il giorno, l’ora in cui io sia diventato convinto assertore del pensiero meridionalista, credo sia successo gradualmente. Grazie alla mia curiosità e spirito critico ho iniziato a esplorare, percorrere, sentieri culturali che mi hanno favorito a stringere rapporti con figure importanti, tra le quali ci sei anche tu, Fiore, depositarie di verità occultate sulla storia dell’unità d’Italia.
D) Quello scontro con Sgarbi, un coraggio non da molti, come andò?
Risp: Se questa domanda mi fosse stata posta subito dopo lo scontro, avrei risposto: “E’ andata male, mi sono ricoperto di ridicolo e preso un sacco d’insulti a suon di “capra”; ma dopo gli sviluppi scaturiti dal mio intervento, oggi posso affermare che quello “scontro” è andato benissimo: i bronzi sono rimasti a Reggio Calabria.”
D)Abbiamo avuto un’esperienza comune a Nicotera , quando presentasti il tuo “Sugnu ‘i Taurianova”, un bel momento culturale, ci furono altri episodi simili in giro per la Calabria?
Risp: Forse hai vuoti di memoria. Comprendo che con l’età che avanza … (ahahah). Impossibile che tu abbia dimenticato il grande successo de’ “ Una miss per le Due Sicilie”, un’altra indimenticabile esperienza comune che fatto tappa in ben 20 comuni calabresi, conclusasi a Fagnano Castello (CS), di cui conservo nel cuore la grande accoglienza e affettuosità che i Fagnanesi hanno dimostrato nei nostri riguardi.
D) E’ vero che stai provando a conquistare Taurianova, candidandoti come sindaco?
Risp: E’ vero che sto provando da sempre a “concepire”, politicamente, un Sindaco, una sintesi, che trasporti dentro di sé valori con riferimento al pensiero meridionalista. E’ meno vero che mi candido a Sindaco, ma ho comunque prodotto una lista civica che servirà ad avere un riscontro elettorale utile per continuare ad alimentare i miei propositi.
D) Le tue Due Sicilie come sono, come le vedi, come le vorresti?
Risp: Le Due Sicilie, incantano sempre per il loro paesaggio, profumi, prodotti tipici, accoglienza. Le vedo sofferenti, esasperate, nervose, intolleranti, inespresse totalmente, rispetto a quanto invece potrebbero esprimere utilizzando le proprie risorse. Le vorrei più coraggiose, forti di un’identità ritrovata, attraverso il retaggio culturale lasciato dal Regno delle Due Sicilie. Le vorrei, come furono in passato, al centro e protagoniste in ambiente mondiale.
D) Il tuo sogno nel cassetto?
Risp: Il “cassetto” non contiene le proporzioni del mio sogno, quindi, ho dovuto occupare abusivamente tutto il tratto di cielo che va dalla Sicilia a Napoli. Fiore, se ti affacci alla finestra e guardi in alto, potrai scoprire il mio “sogno”.
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