Seicento euro ai parlamentari leghisti, il ‘terrone’ Razzano: De Luca è l’unico argine contro questo modello di politica
Il comunicato del candidato
«La vicenda dei tre parlamentari leghisti che hanno percepito il sussidio di seicento euro messo a disposizione dal governo per aiutare le partite Iva in difficoltà, in occasione del lockdown, mi fa venire in mente alcune delle parole chiave che ho scelto per questa campagna elettorale: jamme jà e terrone. Con questi termini ho voluto esprimere un sussulto verso un tipo di politica ciarliera, cialtrona che punta ad indicare la pagliuzza nell’occhio degli altri e non vede la trave nel proprio. E’ inammissibile che con un bulimico senso dell’accaparramento si richiedano i soldi destinati ad interi mondi messi in ginocchio dalla pandemia quando si può contare su una marea di privilegi oltre che su uno stipendio di 12,439 euro. Lo scandalo, infatti, non è averli ottenuti, ma averli richiesti i seicento euro. C’è bisogno di un’etica, di una dignità, di un senso del pudore quando si ricopre una carica pubblica. Quel pudore che è mancato ogni qual volta si è apostrofato nella maniera più becera il nostro territorio. Jamm ja ci vuole coraggio a scegliere la Lega che si è nutrita dell’odio contro la nostra regione e non il governatore De Luca che si è posto come argine di questo mondo. Lo dico da terrone, da uomo di questa terra, che rivendica orgogliosamente l’appartenenza a questa terra, alla sua storia, ai suoi valori. Le prossime elezioni regionali ci chiamano a scegliere innanzitutto tra queste due visioni».
Lo dichiara Giuseppe Razzano, candidato al consiglio regionale nella lista De Luca presidente
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