Caserta, dimensionamento scolastico: il 25 novembre udienza di merito davanti al TAR. Trepida attesa negli ambienti scolastici
Non c’è nulla di definito e definitivo nella vicenda del dimensionamento scolastico del Comune di Caserta perché l’amministrazione Marino, potrebbe essere costretta a redigere un nuovo piano. Tutto è legato all’udienza di merito davanti al Tar Campania fissata per il 25 novembre. Un processo nato dall’impugnazione del piano da parte dell’Istituto comprensivo statale Vanvitelli di Caserta.
Paolo Centore, avvocato
«La decisione del Tar Campania di fissare una nuova udienza, infatti – spiega l’avvocato amministrativista Paolo Centore – è motivata unicamente dall’esigenza di approfondire una questione di legittimazione processuale all’azione, alla luce di un orientamento controverso del Consiglio di Stato. La decisione in oggetto, tuttavia, non è stata in alcun modo influenzata dalla linea difensiva del Comune di Caserta, ma dalle esigenze processuali di bilanciamento degli interessi alla luce della pronuncia del giudice d’appello richiamata».
Qualcuno, interpretando diversamente la questione, stava già gongolando ma l’avvocato Centore sottolinea: «Ritengo che vi sia poco da essere soddisfatti per il rinvio di una decisione che, laddove pubblicata dal Tar Campania nel corso del prossimo anno scolastico, potrebbe incidere pesantemente sull’assetto della rete scolastica, come tra l’altro già capitato diversi anni fa, allorquando nel mese di novembre il Tar Campania accolse un ricorso analogo dell’istituto comprensivo Collecini. Sarebbe dunque auspicabile una maggiore serenità ed obiettività di giudizio da parte dei soggetti, a vario titolo coinvolti in questa vicenda, e soprattutto una prudente interpretazione dei provvedimenti della magistratura amministrativa. Pertanto i giudici vorranno capire se quella proposta presentata dal Comune era la migliore e quale tipo di istruttoria è stata avviate per stabilire ciò».
La direzione della Vanvitelli aveva impugnato dinanzi al Tar, il tanto contestato piano di dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2020/2021. In particolare, l’Istituto comprensivo Vanvitelli aveva censurato la delibera 203 del 2019 con la quale, la giunta comunale, il 29 novembre dello scorso anno, sostituì – con un atto che qualcuno definì «blitz» – il piano di dimensionamento della rete scolastica che la stessa giunta aveva approvato con una precedente delibera, ovvero la numero 152 dell’ 8 ottobre 2019. Con la seconda delibera, infatti, il Comune aveva attribuito un numero di alunni sproporzionato in eccesso ai tre istituti in questione: il Giannone ne ha 1.283, oltre il massimo normativamente previsto, fissato a 1.200 dalle linee guida regionali, mentre lo stesso Vanvitelli ne ha appena 730, uno in meno dell’istituto comprensivo Da Vinci, che ne ha 731, che però non risulta che abbia proposto ricorso al Tar Campania contro il piano di dimensionamento scolastico.
La delibera di giunta comunale di Caserta n° 203, stando al ricorso, appare anche caratterizzata da numeri errati: all’istituto comprensivo Dante Alighieri di Caserta, per esempio, sono stati erroneamente attribuiti i plessi di San Benedetto, che invece sono aggregati alla Vanvitelli, mentre il numero degli iscritti del Collecini non è realistico, perché nel conteggio la giunta comunale non ha compreso 300 alunni di Castel Morrone che sono iscritti ai plessi del Collecini.
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