TEANO – Carlo Cosma Barra: “La scuola che verrà…volli, intensamente, volli”
TEANO – Riceviamo e Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa a firma dell’avvocato Carlo COSMA BARRA, relativo all’attuale situazione delle scuole a Teano: “Sono due anni che riceviamo continue rassicurazioni circa la pronta risoluzione di quello che può essere chiamato assennatamente “problema scuola”. Promesse, rassicurazioni ed ancora promesse. In questo contesto, a più riprese, francamente si ha l’impressione che la lingua corra più veloce degli atti concreti.
Abbiamo sentito parlare del famosissimo finanziamento del Polo scolastico (11 milioni di euro e c’è gente che ancora si spella le mani compiacendosi del traguardo, dicono i fatti, mai raggiunto); abbiamo sentito della ristrutturazione, sempre imminente, della scuola media Laurenza, ma poi abbiamo dovuto convenire che le pietre, semmai, possono muoversi di più per “gravità” che per volontà umana; si è parlato dei cantieri, anche essi in procinto di iniziare sempre il mese prossimo (senza che fossero appostati fondi e preparati progetti), sulle scuole di Versano e Casale; si è ipotizzata perfino la riattivazione delle scuole dismesse da oltre un decennio … ed infine? Beh, infine nulla di fatto.
Altro giro, altra corsa. Mancata programmazione, incapacità di affrontare in maniera sinergica i problemi, inattitudine ad avere un chiaro quadro di insieme e chi più ne ha ne metta. Come ogni estate purtroppo ci troviamo a parametrare sulle nostre sempre più fatiscenti strutture le mutate esigenze di programmazione scolastica. Ebbene, in questi giorni, sembrerebbe che amministrazione comunale e dirigenza scolastica abbiano partorito quanto di peggio non si poteva. In termini pratici, infatti, la “soluzione” prospettata, anche tenendo presente le nuove regole imposte dal Covid, sarebbe questa:
a) Spostare – udite, udite – i bambini (3 classi originarie) allocati presso la scuola dell’infanzia S. Reparata (Istituto Morrone) al piano terraneo dell’Istituto Garibaldi;
b) Trasferire, invece, gli alunni della scuola primaria al primo piano del medesimo immobile;
c) Riconvertire il complesso scolastico sito in via Morrone (uno dei pochi, a quanto nostra conoscenza, in regola con le norme sismiche) per ospitare gli alunni, senza fissa dimora da due anni circa, della scuola media Laurenza.
In queste prospettazioni, la Garibaldi, almeno per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, dovrebbe essere rivoluzionata in quanto andrebbe a subire robusti interventi per l’adeguamento di aule, bagni e sala refettorio alle nuove esigenze allocative – i nuovi spazi dovrebbero essere occupati da 126 alunni di cui 6 disabili, per sei sezioni ed analoga sorte toccherebbe al complesso “Morrone” per gli alunni della Laurenza. Discorso identico per le elementari.
In parole povere, dunque, l’Ente in maniera improvvida si sobbarcherebbe dei costi, ad oggi non previsti: a. per adeguare le strutture del S. Reparata, da sempre utilizzate per i bimbi dell’asilo, (bagni, aule, refettorio ecc) alle esigenze degli alunni delle scuole medie; b. adeguare le strutture presenti alla Garibaldi in ragione delle nuove esigenze occupative/numeriche nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale.
Ora, dando per buono quanto progettato per i bambini dell’asilo alla Garibaldi ci chiediamo da profani, come si possano garantire le mutate esigenze di sicurezza (le vie di fuga, in primis, dovrebbero essere confacenti al nuovo numero di persone presenti nella struttura).
Se la memoria non ci fa difetto, poi, anni orsono, la Dirigente p.t. Ragosta dirottò, proprio per motivi di sicurezza, ben tre classi della scuola dell’infanzia presso l’Istituto Santa Reparata. Francamente si ha l’impressione, e piacerebbe sbagliare in questo, che ognuno curi il proprio orticello perdendo di vista ciò che è il bene primario. Non sarebbe, e la buttiamo li come spunto di riflessione, più utile allocare tutte le classi delle medie in un unico complesso, trasferendo gli uffici di segreteria e presidenza presso gli alloggi del secondo piano della Garibaldi?
In questo vociare, i genitori minacciano giustamente proteste. Non abbiatene a male, chi vivrà vedrà! Purtroppo una cosa è certa: questa storia la vivremo decisamente male! F.to Carlo Cosma Barra”.
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