Alife. Bruciavano rifiuti speciali presso il cimitero: arrestati due ‘piedimontesi’; deferito un terzo
I Carabinieri Forestale hanno tratto in arresto due persone sorprese a bruciare ingenti quantitativi di rifiuti speciali mentre una terza è stata deferita in stato di libertà.
Militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Pietramelara e Vairano Patenora (CE), a seguito di richiesta telefonica da parte della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, venerdì 3 luglio si sono portati alla località “Porchiera”, nelle immediate vicinanze del cimitero di Alife, ove hanno sorpreso due persone: C.M. da Piedimonte Matese di anni 19 e M.N. da Piedimonte Matese di anni 39, mentre erano intenti a bruciare un’ingente quantità di rifiuti speciali di vario genere costituiti da materiale plastico, mobili verniciati in disuso, lattine in alluminio, persiane in plastica, parti di materiale vegetale, vetro, alluminio, ecc.
I predetti rifiuti venivano bruciati all’interno di un’apposita piattaforma in calcestruzzo cementizio delle dimensioni di circa metri 5 x 4, con un bordo su tre lati alto circa un metro.
Entrambi i predetti sono stati immediatamente tratti in arresto in flagranza di reato per i reati di gestione e combustione illecita di rifiuti speciali, con luogo di detenzione presso le rispettive abitazioni.
Dalle prime indagini svolte si è appreso che l’ingente quantitativo di rifiuti in combustione, oltre ad altri ingenti quantitativi ancora integri presenti in sito, provenivano da un’attività di svuota cantine svolta abusivamente.
I militari hanno proceduto al sequestro della piattaforma in cemento armato ove venivano bruciati i rifiuti nonché dei restanti quantitativi di rifiuti parzialmente combusti, dei locali in cui sono stati rinvenuti ammassati i rifiuti provenienti dall’attività di svuota cantine ed un carrellone stipato di rifiuti speciali.
Nel corso delle operazioni di polizia è giunta anche un’autovettura piena di rifiuti speciali, ugualmente sottoposta a sequestro, mentre l’autista è stato deferito per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali.
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