Intervista in esclusiva a Luca Marelli:” Una piazza come Caserta merita la serie B”
Luca Marelli nasce a Como il 17 febbraio 1972. Nel 2001 comincia ad arbitrare in serie c, dove arbitrerà 68 gare. Il suo debutto nella massima serie arriverà il 4 dicembre 2005, nella gara Lazio-Siena finita 3-2. L’ultima sua apparizione da arbitro in un Piacenza-Mantova del 2009.
Allora Luca in primis come stai e come sta andando questa diciamo fase 3?
“Con molta cautela, senza prendere rischi inutili.
Martedì sera sono uscito per la prima volta cena dopo mesi, il lavoro sta riprendendo lentamente ma non mi fascio la testa: si semina per il futuro, era abbastanza scontato che avremmo avuto tutti delle difficoltà.
L’importante è che anche il calcio sia ripreso, cominciavo a sentire la mancanza del mancato aggiornamento del mio stesso blog”.
Stasera c’è la finale di coppa Italia cosa ne pensi della scelta di Doveri? Ti piace
“Doveri sta arbitrando a livelli altissimi da tre anni e in questa stagione, prima del lockdown, era tra i migliori. La designazione per la finale era prevedibile, soprattutto dopo il cambio delle scelte iniziali per le semifinali.
Traguardo meritatissimo per il rendimento, sulla carta la miglior opzione possibile. Poi dobbiamo mettere in conto che nessun arbitro è infallibile: se sbaglierà verrà criticato, se arbitrerà bene si loderà la scelta di Rizzoli”.
Ti sono piaciute le prime gare, credi che nonostante il caldo si riuscirà a vedere un buon livello di calcio?
“Le prime gare sono state in linea con quanto mi aspettavo: ritmi non altissimi e meno aggressività dei calciatori.
Ma non credo che sia una questione di pubblico presente o meno: secondo me è solo la conseguenza di oltre tre mesi di stop, un’eventualità mai vista in passato e nuova anche per i calciatori.
Già stasera mi aspetto una partita molto diversa da quelle viste in precedenza”.
Secondo lei quanto e difficile anche per gli arbitri, arbitrare in queste condizioni?
“Non è più difficile, è diverso.
Se dal lato tecnico cambia molto poco (le regole sono sempre le stesse, a parte le cinque sostituzioni), dall’altro bisogna porre molta più attenzione alle parole, sia a quelle dette che a quelle ascoltate: con il pubblico assente ed i microfoni a bordo campo è ipotizzabile che qualche espressione fuori posto possa “scappare”.
Pensiamo alle bestemmie: in campionato ci sono state delle squalifiche per labiali interpretati come bestemmie, è scontato che un audio non potrà che portare a squalifiche.
I calciatori dovranno porre molta attenzione, così come gli arbitri dovranno pesare ogni parola perché anche solo un atteggiamento confidenziale potrebbe essere mal interpretato”
Se le dico Casertana le viene in mente qualcosa?
Che l’ho arbitrata una volta in trasferta in Serie D.
E che una città come Caserta (una delle tante perle culturali d’Italia) meriterebbe di affacciarsi di nuovo in Serie B. Anche se, in realtà, mi viene più in mente la Juve Caserta che, nel 1991, mi regalò una delle più grandi delusioni vincendo a Milano la serie scudetto con Gentile ed Esposito…
Ringraziamo Luca Marelli per questa bella chiacchierata e lo aspettiamo per inaugurazione del nuovo stadio
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