CARCERE DI SANTA MARIA CV. Agenti penitenziari sui tetti per protesta
Tensione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: agenti penitenziari sui tetti perché indagati per i pestaggi. La tensione tra Carabinieri e agenti penitenziari è scattata in seguito a un’operazione di polizia giudiziaria su ordine della locale Procura nell’ambito di un’indagine sui presunti pestaggi avvenuti il 6 aprile nell’istituto di pena, dopo una accesa protesta verificatasi qualche giorno prima, in piena emergenza sanitaria.
Gli indagati sarebbero 44. Tra i reati figurerebbe anche quello di tortura. In carcere sono presenti i vertici della Procura di Santa Maria. Gli agenti contestano, a quanto si apprende, le modalità di notifica. Alcuni agenti della Polizia Penitenziaria sono saliti su un tetto del carcere di Santa Maria Capua Vetere, per protestare contro le modalità adottate dalla polizia giudiziaria e dalla Procura per notificare gli avvisi emessi nell’ambito di una indagine su presunti pestaggi che si sarebbero verificati nella struttura carceraria lo scorso marzo, in piena emergenza sanitaria.
Perplesso sulle modalita’ di protesta , che egli definisce di eccessiva spettacolarizzazione, e’ l’assistente capo della Penitenziaria, in servizio a Santa Maria Capua Vetere, Gaetano Napoleone. Il poliziotto fa riferimento alle modalità con le quali la polizia giudiziari sta notificando avvisi di garanzia a suoi colleghi nell’ambito di una indagine della locale Procura sui presunti pestaggi avvenuti lo scorso 6 aprile nella struttura penale casertana, in piena emergenza sanitaria.
Napoleone spiega che si sarebbe potuto evitare tutto questo andando a casa dei poliziotti per una questione di rispetto tra Corpi dello Stato. Ed aggiunge che il 6 aprile, data dei fatti contestati agli agenti penitenziari, questi si limitarono a riportare la calma tra i detenuti.
Adesso, per quei fatti, sono gli agenti a dovere pagare, mentre i detenuti che, avrebbero provocato danni per centinaia di migliaia di euro, non sarebbero stati affatto indagati
Qualche poliziotto per protesta ha lasciato il servizio. Secondo quanto si apprende sarebbero state eseguite dai carabinieri anche alcune perquisizioni mentre aumenta la rabbia degli agenti penitenziari.
Questa mattina, gia’ alle ore 7.00, i carabinieri fermavano le auto in arrivo al carcere, mentre gli agenti in protesta venivano trattenuti per essere identificati. Tra i presenti Daniela Avitabile, moglie di un detenuto, una delle persone che ha denunciato le presunte violenze della Penitenziaria avvenute in carcere nel carcere di Santa Maria Capua Vetere,
La donna stamattina era in fila per entrare nell’istituto di pena e ha raccontato di avere assistito a momenti di forte tensione mentre gli altri agenti della Penitenziaria che erano già dentro sono stati fatti uscire e ci sarebbe stata molta tensione.
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