Del Monaco. quale futuro per lo scalo merci?
L’on. Antonio Del Monaco scrive al Ministro Patuanelli una lettera avente in oggetto la richiesta tavolo discussione sullo Scalo Merci Ferroviario di Maddaloni – Marcianise e sul futuro previsto dal polo Mercitalia
Illustri Signori,
vorrei portare nuovamente alla Vostra attenzione una questione oramai diventata un vero e
proprio dilemma. Come parlamentare del territorio e cittadino maddalonese non posso non
avere a cuore il destino di un’area molto importante che rischia di cadere nell’abbandono e
nell’oblio.
Lo Scalo Merci Ferroviario di smistamento di Maddaloni/Marcianise, costruito su un’area di
terreno agricolo e fertile di oltre 1,5 milioni di mq, ha iniziato le attività il 6 aprile 1993 in
una zona contigua alla localizzazione dell’Interporto di Maddaloni e Marcianise, unica
piattaforma intermodale di primo livello dell’Italia Meridionale.
Nato come una stazione di smistamento carri, lo Scalo Merci Ferroviario è un impianto
altamente specializzato in grado di seguire la movimentazione dei materiali per treni merci,
con grande rapidità, con elevata affidabilità e a costi molto ridotti. Unico scalo di questo
livello nel sud e uno dei primi in Europa per potenzialità e tecnologia per l’attività di
smistamento può contare su un celere sistema di collegamento con le principali direttrici
ferroviarie Nord-Sud, evitando così le già intasate stazioni di Napoli e Caserta.
Lo Scalo Merci Ferroviario ha attualmente collegamenti con tutte le direttrici ferroviarie, sia
delle Linee Storiche che quella dell’AV/AC Napoli-Roma ecc., collegamenti con il Porto di
Napoli e di Salerno e, non meno importante, sarà interessato anche alla futura Alta
Capacità/Alta Velocità della Napoli/Bari, per cui sono previsti investimenti per il transito di
treni merci pesanti.
Volano di crescita e di sviluppo all’interno dell’area interportuale di Maddaloni/Marcianise,
questo scalo, con il passare degli anni, ha avuto sempre più un inesorabile declino.
Attualmente in questo gigante di infrastruttura ferroviaria operano tre Società del Polo di
Mercitalia: inaugurato il primo e unico treno di AV/AC per Amazon, il famigerato
Mercitalia Fast con Mercitalia Logistics, per il resto presenta attività scarne sia di Container,
che residua attività di manutenzione carri, soprattutto a seguito della dislocazione in Veneto
della residuale delle Locomotive di Mercitalia Rail, con i licenziamenti degli 8 lavoratori
che svolgevano e hanno svolto questa attività fino al 31 gennaio. Nonostante le potenzialità
e tutti i numeri a disposizione, oramai sono pochi i treni merci che hanno origine da tale
scalo.
Diventa chiara la priorità di un piano di azione complesso e sinergico che dia nuovo slancio
e centralità allo scalo merci di Maddaloni-Marcianise, così che possa finalmente assumere e
mantenere in futuro il ruolo centrale per cui è stato creato.
È innanzitutto prioritario conoscere quali sono, e se ci sono, i progetti che il Gruppo
Ferrovie dello Stato e le società del polo Mercitalia intendono mettere in campo per il sito:
in questo contesto, Governo nazionale e Regione Campania devono fare la loro parte,
intervenendo con proprie proposte e guidando il processo di sviluppo dello scalo.
Solo in questo modo, istituzioni e politica potranno rimettere al centro la questione dello
sviluppo economico, sociale e occupazionale di Terra di Lavoro ridando slancio all’intera
area.
La mia vuole essere un’ulteriore sollecitazione a tutti i soggetti interessati per mettere in
campo ogni iniziativa utile affinché si crei sviluppo e soprattutto occupazione, in un
territorio della Regione Campania che presenta alte potenzialità ma scarsa attenzione.
Ritengo sia indispensabile formare quanto prima un tavolo di discussione per un accordo di
programma che dia reali aspettative ad un’area interportuale e industriale creata, con
l’annesso scalo merci ferroviario, per dare un eccellente esempio di trasporto intermodale e
competitivo, con importanti risvolti economici e occupazionali.
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