Caiazzo. Il (non) mistero della banca chiusa da lunedì: covid-19, parrebbe solo sospetto
Ufficialmente è chiusa “per sopravvenute motivazioni organizzative”, ma in città quasi tutti sannoche la sede di Banca Intesa (ex, glorioso Banco di Napoli) non apre i battenti da lunedì 18 maggio per sospetto caso di Covid-19.
Preoccupa ancor più non solo i residenti ma l’assai più vasta utenza dell’accorsato istituto di credito il “particolare” che, oltre la succitata, vaga motivazione e alcuni recapiti telefonici cellulari, ai “comuni mortali” null’altro è dato sapere, neanche circa la data di riapertura, almeno presunta, circostanza che ovviamente si presta a molteplici interpretazioni.
Secondo indiscrezioni, in effetti, a manifestare segni potenzialmente riconducibili a un’eventuale infezione sarebbe stato solo uno dei quattro addetti ma ovviamente, in via precauzionale, tutti sarebbero stati sottoposti a test, il cui esito sarebbe stato negativo per tutti, ma ciò nonostante, giusto protocollo, tutti sarebbero stati sottoposti anche a tampone, dalle risultanze più certe, ma anche più lunghe, sicché ora bisognerebbe attendere per scongiurare qualunque rischio.
Sorprende però che intanto, previa sanificazione, non si sopperisca con altro personale e che evidentemente neanche alcuna locale autorità si sia prodigata per alleviare in tal modo i disagi dell’utenza, che oltre alle consuete scadenze può aver bisogno della banca anche per accedere alle molteplici agevolazioni previste dal governo per fronteggiare la crisi.
Come sorprende che intanto la sede bancaria sia presidiata dalla vigilanza, evidentemente perché è attivo lo sportello automatico Bancomat, nel quale il denaro può essere (frequentemente) inserito solo dall’interno cioè, deve presumersi, da locali almeno potenzialmente insalubri se in attesa della bonifica non fosse possibile sostituire il personale e quindi riaprire la filiale.
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