Covid-19. I commercianti di Caserta scendono in piazza : “di questo passo è morte civile”
Caserta. I commercianti di Caserta, nella manifestazione di oggi a Piazza Vanvitelli, hanno voluto rappresentare alla città e alle autorità tutto il disagio per la situazione in cui si trova il settore del commercio nella città capoluogo che ha visto già prima della pandemia la chiusura di decine di esercizi.
Il Covid19 che ha giustamente costretto il governo a drastici provvedimenti per salvaguardare la salute dei cittadini. Le ripercussioni, tuttavia, sono state drammatiche per l’economia che vanno urgentemente affrontate per evitare il collasso di un settore che da sempre ha costituito a Caserta una delle gambe dello sviluppo locale.
Oggi però le micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio, dell’artigianato, del turismo, dell’agricoltura chiedono al governo centrale, alla Regione e al Comune di fare ciascuno la loro parte con provvedimenti a breve, medio e lungo termine per permettere di bloccare la crisi in corso e consentire una ripresa dell’intero settore.
E’ evidente però che non è possibile risolvere i problemi generati con la pandemia se non si tentano di promuovere politiche nuove e scelte più rispettose dell’ambiente e del futuro.
I promotori Raffaele Porrino, storico ristoratore di Caserta, insieme ad Alfredo Quaranta noto imprenditore nel settore del commercio elettronico e della telefonia, hanno riunito stamani in Piazza Vanvitelli un primo gruppo di circa 50 commercianti per manifestare davanti alla Casa Comunale la difficoltà del settore, minacciando la stessa consegna al sindaco delle chiavi dei loro esercizi.
L’Amministrazione Comunale, rappresentata per l’occasione dal vice sindaco Franco De Michele. Questi si è impegnato a nome della città ad ascoltare una delegazione per giorno 6 maggio p.v. presso il Comune per ipotizzare insieme una strategia in cui la Città di Caserta possa fare la propria parte nell’ambito delle sue prerogative istituzionali pur in un quadro di dissesto finanziario in cui si trova.
I commercianti ritengono, in particolare, di richiedere alcuni primi provvedimenti che nell’immediato garantiscano delle risorse a fondo perduto per affrontare le spese correnti maturate in circa 70 giorni di chiusura degli esercizi.
La categoria chiede inoltre di non pagare l’Imposta Unica Comunale (IMU, TARI e TASI) per tutto il periodo in cui gli esercizi sono stati chiusi e, per il corrente anno di abbattere il costo della tassa sui rifiuti al solo spazzamento e conferimento a discarica e di non considerare invece quelle dei rifiuti poiché non c’è stata alcuna produzione vista la forzata chiusura. Stesso discorso per l’occupazione del suolo pubblico; mentre per lo stesso si chiede un consistente sconto per l’intero anno e la gratuità per la stagione estiva.
Queste le prime richieste della categoria ai decisori politici.
I commercianti, dopo l’incontro con il Sindaco previsto per la prossima settimana, stanno programmando un incontro urgente con il sig. Prefetto, rappresentante del Governo sul territorio, per partecipare i problemi drammatici in cui la categoria e l’economia del territorio si trova ad affrontare e le proposte di primi interventi.
Si chiede solamente di non essere lasciati soli dalle istituzioni.
Si ringrazia per l’attenzione
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