CORONAVIRUS – Bersaglieri casertani della “Garibaldi” a Nerola in aiuto della cittadinanza
CASERTA – La decina Compagnia “LEONI” dell’8° Reggimento Bersaglieri, unità facente parte della “Brigata “Garibaldi” di stanza a Caserta in Via Laviano, è stata impiegata nella città di Nerola (Roma) che nei giorni scorsi è stata dichiarata “Zona rossa” per alcuni casi importanti di COVID-19 esplosi in una casa di riposo.
Per 2 settimane i Bersaglieri dell’8° Reggimento, al cui comando c’è il Colonnello Giampiero BISANTI, in concorso con le altre Forze dell’Ordine, hanno presidiato e cinturato la cittadina medioevale, dove è scattato il “lockdown” (praticamente isolamento totale), controllando che nessuno uscisse o entrasse.
Venerdì, 17 aprile 2020, al termine dell’emergenza sanitaria, come gesto di solidarietà nei confronti della cittadinanza, alla presenza del Sindaco di Nerola, Sabina GRANIERI, e della protezione civile, i Bersaglieri della X^ Compagnia “LEONI”, comandati dal Capitano Daniele CUTOLO, già impegnati sulla piazza di Roma nell’Operazione “Strade Sicure”, hanno donato generi di conforto da destinarsi alla fascia più debole della popolazione.
“Questo breve periodo” – hanno scritto i LEONI della decima Compagnia in una nota alla Città – “in cui abbiamo combattuto fianco a fianco l’invisibile nemico, ci ha mostrato la tenacia e la forza d’animo di una popolazione autentica, mossa da uno spirito combattivo come quella nerolese. D’altronde, la storia di questo paese parla chiaro” – prosegue – “già dal 1867 quando si erse a rifugio delle truppe garibaldine in lotta per la liberazione della Capitale.
Oggi come allora i militari italiani hanno toccato con mano l’accoglienza e la l’ospitalità del vostro territorio. I Bersaglieri dell’Ottavo Vi ringraziano e vi augurano di tornare presto alla normalità con la promessa che un giorno, quando tuto questo sarà finito potremo incontrarci di nuovo e abbracciarci come fratelli d’arme”.
Il Sindaco ha ringraziato a nome della comunità del gesto in un momento comunque critico, dimostrando calore e vicinanza sia prima che dopo. Ancora una volta, dunque, emerge la riconoscenza verso gli uomini e le donne in uniforme che, mossi da spirito di generosità ed altruismo, servono nel quotidiano il nostro Paese con convinta dedizione e forte senso di appartenenza.
L’origine etimologica del nome Nerola, cittadina di circa 2.000 anime, pare si debba far risalire all’Imperatore Nerone come da iscrizione posta sulla fontana in Piazza del Municipio “A Nerone tuum Nerola nomen habet”. Il Nibby, archeologo e topografo romano, sostiene invece che il nome Nerola deriva dalla voce sabina “nero” che significa forte, valoroso da cui sarebbe derivato il toponimo, scelto appunto per indicare il borgo, che grazie alla sua posizione, fu il luogo dell’estrema difesa sabina contro i romani. Nerola è un piccolo borgo medievale, situato in una pittoresca posizione su una cima dei Monti Lucretili arroccato intorno all’antico e imponente Castello degli Orsini.
Nerola, o meglio il Castrum Nerulae, venne fondato sull’antica fortezza sabina nel X secolo dal conte Benedetto Crescenzi. Passò sotto il dominio della Santa Sede, a seguito di numerosi scontri con la famiglia Crescenzi. Nel 1867, fu occupato dall’esercito garibaldino che sostenne qui un aspro scontro con le truppe pontificie.
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