Caiazzo. Covig-19, sede ASL ‘infetta’: fine quarantena per dipendente e familiare? noto avvocato vuole chiarezza da Regione e vertici ASL
Spett/Redazione, pur essendo trascorso un mese ormai da quando siamo tutti in apprensione per il caso del poliambulatorio Asl Caiazzo, tanto che la quarantena per i caiatini coinvolti sarebbe all’epilogo senza che le più serie domande formulate e ripetute dall’avvocato (omissis, ndr.) abbiano trovato esaurienti risposte, di seguito riporto il testo (tratto da Internet) della lettera dallo stesso indirizzata al presidente della Giunta Regionale della Campania, al Direttore dell’ASL Caserta, a quello del distretto sanitario n. 15 e, per mera conoscenza, al sindaco di Caiazzo, sperando che, in difetto dell’ultimo, almeno i primi vogliano rassicurare tutti con delle risposte chiare e finalmente circostanziate:
LETTERA APERTA
Presidente Giunta Regionale della Campania
Direttore ASL Caserta
Direttore ASL – Distretto 15
e p.c. Sindaco Comune di Caiazzo
Oggetto: chiarimenti situazione contagio ASL Caiazzo
Egregio Presidente della Giunta Regionale della Campania, egregio Direttore ASL Caserta, egregio Direttore ASL – Distretto 15, e per mera conoscenza all’egregio sig. Sindaco del Comune di Caiazzo,
in seguito alle notizie apprese da molti cittadini di Caiazzo (e non solo) lo scrivente da giorni ha richiesto chiarimenti al Sindaco in relazione alla preoccupante situazione sanitaria verificatasi purtroppo presso il Poliambulatorio Asl di Caiazzo e formalmente comunicata alla cittadinanza solo con avviso pubblicato sul medesimo social Facebook in data 2.4.2020, quando pare sia pervenuta l’ufficialità dell’esito del tampone effettuato al dipendente residente a Caiazzo.
La preoccupazione di molti cittadini, in seguito a pressanti appelli provenienti da persone informate sui fatti (tra cui anche un audio dove espressamente si parlava di “focolaio”), sono dovute alla tardività con cui gli organi preposti hanno reagito all’evidente sintomaticità di un dipendente della struttura, pare manifestata già dal giorno 18.3.2020, non provvedendo all’immediata chiusura dell’intero stabile (con inibizione dell’accesso al pubblico, immediati tamponi al personale dipendente e conseguente rintraccio dell’utenza fino a quel momento transitata presso i locali ASL di Caiazzo).
Si teme che tale inerzia possa aver probabilmente agevolato la diffusione del contagio al medico residente a Caserta, nonché agli altri due dipendenti, di cui uno residente in Caiazzo, sperando non vengano riscontrate positività in cittadini recatisi in uffici ASL.
In data 27.3.2020 il Sindaco ha rassicurato la cittadinanza comunicando di aver “interpellato i responsabili” in seguito a messaggio “audio” circolante da ore su whatsapp circa l’evidenza di un “focolaio” all’ASL di Caiazzo, ricevendo testuale risposta: “Un nostro dipendente ha effettuato il tampone e siamo in attesa di risultato. (non residente a Caiazzo). Inoltre le attività ambulatoriali sono sospese, non c’è accesso. E tutto il plesso è stato bonificato sabato scorso”.
Pertanto, sin dal 18/19 marzo si sono assentati due dipendenti ASL per sospetto contagio da Covid-19, con conseguente bonifica del plesso effettuata il 21 marzo e nessuno ha ritenuto opportuno disporre la limitazione del pubblico all’intero Ufficio o almeno la comunicazione di tale grave situazione di pericolo al Sindaco, nella sua qualità.
Tale situazione diventa davvero kafkiana quando lo stesso Sindaco comunica alla cittadinanza, sempre sul medesimo social, che l’audio circolante sarebbe stato “smentito” dalla medesima autrice.
In realtà la presunta smentita non era assolutamente tale in quanto confermava i contagi in corso all’ASL ma rettificava la sola fonte della notizia appresa dalla stessa autrice, riferendo di aver ricevuto notizie da dipendenti della stessa struttura, intanto posti in malattia.
Ad ogni buon conto, al giorno 2.4.2020 il territorio caiatino si è trovato interessato da 4 contagi, di cui uno ad un proprio residente.
Di tale grave situazione, e dei provvedimenti adottati dagli organi competenti, il Sindaco sarebbe stato informato dal Distretto Sanitario n. 15 dell’ASL solo con nota prot. 89522/DS15 del 3.4.2020, come dallo stesso pubblicamente dichiarato, precisandone alcuni stralci.
In tutto questo solo in data 4.4.2020 è stato chiuso al pubblico il plesso ASL di Caiazzo, quindi a distanza di 17 giorni dal primo caso sospetto (18.3.2020) e 10 giorni dalla asserita chiusura delle sole attività ambulatoriali (25.3.2020).
E solo in data 6.4.2020 sarebbero stati disposti controlli su tutti i dipendenti della struttura caiatina, a mezzo strisce reattive ad esito immediato.
In considerazione dell’evidente ritardo degli organi competenti nel disporre la chiusura al pubblico dell’intero stabile ASL, oltre all’opportuna verifica della diffusione del contagio anche agli altri dipendenti presenti nella struttura, si chiede di accertare e conoscere le motivazioni di tale grave ed ingiustificabile ritardo, con la sincera speranza che i coraggiosi dipendenti ASL, rimasti in servizio nonostante la consapevolezza del presunto contagio di alcuni loro colleghi, siano stati muniti di idonei dispositivi di sicurezza individuale e siano stati meticolosi nel gestire l’emergenza.
Si confida nell’interessamento e nel conseguente riscontro in favore della cittadinanza tutta, la quale ha bisogno di sentirsi adeguatamente tutelata dagli organi preposti, in modo tale da agevolare il pieno e rigoroso rispetto da parte di ognuno delle giuste misure restrittive poste dal Governo e dal Presidente della Regione, come si auspica che stia facendo ognuno di noi.
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