Caiazzo. CoronaVirus: finalmente (un po’ di) chiarezza dal sindaco, ma sempre via facebook
Gentile Redazione ecco come il Comune di Caiazzo ha spiegato la situazione dei contagi all’ASL con un post, ancora una volta su Facebook, con intestazione del Comune di Caiazzo ma che sotto riporta il suo nome:
🔴 Emergenza Covid/19
Cari concittadini,
in qualità di Sindaco ed anche a nome di tutti gli amministratori, con la presente intendo fornire i dovuti chiarimenti in merito all’episodio di contagio da covid-19 avvenuto nell’ambito della locale sede A.S.L.
Tengo a premettere che questa amministrazione, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ha provveduto a mettere in campo tutte le risorse e le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini, operando in stretta osservanza delle disposizioni normative nazionali e regionali ed in sinergia con tutti gli altri enti ed autorità preposti alla gestione dell’emergenza.
Voglio altresì precisare per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto è stata stabilita una precisa “catena di comando” tra organi ed autorità nazionali, regionali e provinciali, laddove ai comuni viene espressamente richiesta l’adozione di specifiche misure od il compimento di particolari attività (es. attivazione del Centro Operativo Comunale – C.O.C.; attivazione del volontariato locale; assicurazione dei servizi essenziali, della continuità della fornitura di beni di prima necessità; pianificazione di servizi di assistenza a domicilio).
Come già evidenziato nei precedenti comunicati, tutte le predette misure sono state già adottate da questa amministrazione ancor prima del verificarsi del primo caso di positività da covid-19 nel territorio comunale.
Venendo alla vicenda che ha interessato il Poliambulatorio di Caiazzo, vorrei rassicurare tutta la cittadinanza che il sottoscritto, fin da quando mi è stata comunicata la notizia telefonicamente dallo stesso interesso (non esistono comunicazioni ufficiali questa è una emergenza sanitaria in capo alla Regione) ha cercato un costante contatto con le autorità sanitarie territoriali al fine di trarre ogni utile informazione al riguardo e ciò sia al fine di comprendere quali fossero le misure adottate dall’azienda sanitaria per scongiurare la diffusione del contagio, che allo scopo di valutare la possibilità di adozione di ulteriori provvedimenti rientranti nelle prerogative del sindaco, oltre che per dovere di informazione verso i cittadini.
A fronte di ciò, solo in data 03.4.2020 è pervenuta al Comune la nota prot. n. 89522 a firma del Direttore Responsabile del Distretto Sanitario 15 – Piedimonte Matese, con la quale sono stato informato dei provvedimenti adottati nella sede A.S.L. di Caiazzo a seguito dei casi (prima presunti e poi accertati) di positività al covid-19.
Ebbene con il predetto documento mi si informa anzitutto che, nel caso specifico, ancor prima dell’episodio di contagio, la locale sede A.S.L. ha adottato tutte le misure atte a contrastare la trasmissione del virus come previste dal Ministero della Salute con la circolare n. 5442 del 22.2.2020 e con le successive disposizioni impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con i Decreti nn. 4, 5, 9 e 11 del 2020 (informazione ai dipendenti; adozione delle misure igienico sanitarie; limitazioni all’accesso per garantire la distanza di sicurezza; sanificazione degli ambienti; dotazione dei dispositivi di protezione individuale – D.P.I.).
Dopodiché lo stesso documento riferisce in merito alla situazione dei dipendenti risultati contagiati e viene spiegato che questi, allo stato, sono in regime di “isolamento” mentre il personale con il quale sono venuti a contatto è stato preso in carico da parte del medico competente, dell’U.O.P.C. e del Gruppo Covid Distrettuale per la “sorveglianza sanitaria”.
Inoltre, si conferma che le attività ambulatoriali, in ottemperanza alle linee guida regionali, sono state immediatamente sospese, ad eccezione di quelle ritenute “urgenti” e “indifferibili” e che vengono erogate previo “Triage” (consulto telefonico fra medico specialista ambulatoriale e medico di medicina generale) al fine di garantire comunque le prestazioni mediche e farmacologiche alla cittadinanza.
La sospensione delle attività ambulatoriali risulta peraltro confermata anche da ulteriore documentazione acquisita, ovvero la comunicazione trasmessa in data 24.3.2020 al Direttore Sanitario del Distretto 15 – Piedimonte Matese da parte del medico curante dell’operatore sanitario che “per primo” è stato sospettato di aver contratto il virus (poi confermato all’esito del tampone autorizzato), laddove è anche precisato che il medico in questione, affetto da febbre dal giorno 19.3.2020, dalla stessa data si è assentato dal lavoro in attesa di tampone (poi purtroppo risultato positivo).
Ciò detto, posto che la comunicazione ricevuta nulla riferisce in merito ai comportamenti da assumere da parte dei cittadini che, per qualsiasi motivo, nei giorni precedenti alla sospensione delle attività ambulatoriali si siano recati presso la sede A.S.L. di Via Caduti sul Lavoro, al momento non posso che ribadire la raccomandazione già rivolta a tutti costoro di provvedere a segnalare tale circostanza al proprio medico curante al fine di ricevere le indicazioni del caso.
Con il presente comunicato intendo anche rispondere ai consiglieri di opposizione che si sono fatti portavoce delle istanze di numerosi cittadini iscritti al gruppo Facebook “Idee e Proposte per Caiazzo”.
Mi preme anzitutto precisare che il “silenzio” di questi giorni da parte dell’Amministrazione, definito da qualcuno persino “assordante” in termini chiaramente provocatori, è dovuto semplicemente al fatto che gli accertamenti sull’accaduto hanno richiesto un’attività preliminare volta all’acquisizione presso le autorità sanitarie di elementi fattuali concreti, di cui evidentemente prima non disponevamo e non certamente per inerzia o inettitudine, ma semplicemente per mancanza di comunicazione non dovute al Comune ai sensi delle normative vigenti, da parte di queste.
Devo dunque necessariamente smentire tutti coloro che hanno interpretato questo “silenzio” come un implicito rigetto delle richieste di chiarimenti sulla vicenda o addirittura come un espediente dell’amministrazione per sottrarsi dal confronto.
Ebbene, rispondendo sul primo quesito posto in ordine alla mancata “chiusura” dell’A.S.L. una volta scoperto il probabile caso, la decisione assunta dall’azienda di disporre la diversa misura della “limitazione” dell’attività con le modalità descritte, sia stata adottata in conformità al Decreto Legge n. 6 del 23.2.2020 pertanto come dettato dalla norma.
Pertanto, in assenza di ulteriori elementi allo stato non ho motivo per dubitare dell’efficacia di tale misura contenitiva, per cui non ritengo anche non sussistenti nel caso specifico i presupposti per l’esercizio del potere sindacale di ordinanza di cui all’art. 50 T.U.E.L., che invece qualcuno a gran voce continua ad invocare.
Devo evidenziare che anche la misura della “sorveglianza” disposta per il personale dipendente della A.S.L. di Caiazzo è espressamente prevista dall’art. 7 del Decreto Legge n. 14/2020, poiché agli operatori sanitari non si applica il regime di “quarantena” previsto dall’articolo 1, comma 2, lettera h), del Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6.
Tale norma, infatti, dispone espressamente che i medesimi operatori “sospendono” l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19.
-Rispondendo invece alla domanda sul perché al Comune sia stato comunicato l’esito di un solo tampone tra quelli attualmente risultati positivi, ritengo che ciò sia dovuto al fatto che tra i dipendenti della locale A.S.L. risultati positivi al covid-19 uno solo è un cittadino caiatino e aggiungo che nessuna norma prevede che venga comunicato il caso positivo al Comune anche se personalmente sento di non poter condividere tale approccio tant’è che conto di inoltrare una ulteriore formale istanza all’autorità sanitaria tesa ad ottenere una maggiore sinergia e collaborazione soprattutto in termini comunicativi.
Ciò detto vorrei anche evidenziare che molti altri sindaci stanno registrando le medesime problematiche in ordine alle comunicazioni da parte delle A.S.L.
Tutto ciò detto, spero vivamente che questo comunicato possa essere utile a dissipare ogni dubbio in relazione alle ipotizzate inadempienze o mancanze del sottoscritto e dell’amministrazione rispetto ai recenti casi di infezione registrati presso la sede A.S.L. di Via Caduti sul Lavoro ed invito tutti a consultare le 3 circolari del Ministero della Salute i 4 DPCM e le Ordinanze Regionali.
Mi rendo conto che la notizia ha suscitato giustamente forte apprensione nella cittadinanza, ma questo deve portarci a riflettere sulla delicatezza della situazione che tutti stiamo vivendo ed indurci a mantenere alto il livello di attenzione e a rispettare le norme di comportamento è la privacy che le autorità di governo ci hanno imposto.
Personalmente vi garantisco che il livello di attenzione in questo tragico momento è massimo e quotidianamente noi amministratori, insieme ai gruppi di volontari, alla Polizia Municipale ed alle Forze dell’ordine, profondiamo il massimo impegno nello svolgimento delle attività necessarie alla salvaguardia della salute dei cittadini.
Sarà mia cura tenervi informati su ogni ulteriore aggiornamento in merito alla gestione locale delle criticità e fornirvi ogni informazione utile che sarà recepita dall’autorità sanitaria o dai superiori organi territoriali.
Inoltre, posto che in questi giorni i social network sono divenuti canali di diffusione di notizie privi di fonte certa, vi invito ad assumere le informazioni solo ed esclusivamente dai canali ufficiali e ad informare il sottoscritto di qualunque situazione di pericolo (anche solo potenziale) per la salute pubblica.
Conclusivamente intendo ringraziare tutti i caiatini per lo spirito di sacrificio e collaborazione che stanno dimostrando in questo momento drammatico.
Posso infatti affermare con fierezza che, a parte una sparuta minoranza, i cittadini di Caiazzo stanno affrontando le pesanti restrizioni decise per fronteggiare questa emergenza con maturità e grande senso di responsabilità.
Aggiungo gli auguri di pronta guarigione alle persone che sfortunatamente, nel compimento del loro dovere, hanno contratto l’infezione e, in particolare, al nostro concittadino ed alla famiglia, cui esprimo la massima vicinanza anche a nome di tutta l’amministrazione.
Al momento l’unica arma di cui disponiamo per evitare o quanto meno ridurre le possibilità di contagio da questo maledetto virus è il distanziamento sociale, per cui la parola d’ordine è “stare a casa”.
(Il sindaco – Geom. Stefano Giaquinto – Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)