La permanenza di papa Pio IX a Portici
Non tutti sanno che, ospitando per circa sette mesi Pio IX, la cittadina vesuviana fu a tutti gli effetti Soglio Pontificio
di Stanislao Scognamiglio
Nell’anno 1949, ricorreva il centenario della venuta e della dimora di sua santità, papa Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti; Senigallia, 13 maggio 1792 – Roma, 7 febbraio 1878) a Portici.
In ambito religioso, avviata già nel mese di marzo, l’interlocuzione tra esponenti del clero diocesano e regolare sull’organizzazione di eventuali festeggiamenti ha preso sempre più vigore.
Contestualmente, si è appreso che «… un Consigliere Comunale della nostra civica amministrazione, Ciro Bronzone, ha proposto al Sindaco di compiacersi di iscrivere all’ordine del giorno della prossima Tornata Consiliare la proposta di murare sulla facciata esterna del Nostro Convento una lapide commemorativa, che ricordi la presenza di Papa Pio IX a Portici, nella ricorrenza del centenario (ottobre prossimo) della visita del Sommo Pontefice».
Purtroppo, però, la proposta non ha l’esito sperato.
Infatti, nel mese di maggio, «… l’Amministrazione Comunale, com’era prevedibile, ha creduto che non fosse troppo onore l’avere ospitato, cento anni fa, «l’illustre liberale» Papa Pio IX. E si è onorata di delegare il Parroco a raccogliere fondi per la famosa lapide di cui parlammo nel mese di marzo. “Parole non ci appulcro” diremo col Padre Dante. Noi eravamo entrati in merito, unicamente perché la lapide si sarebbe dovuta murare sul nostro Convento. Però, che noia questo liberalismo da provincia!». Questo l’amaro commento del dotto fra Benedetto Salierno (Afragola, Napoli, 24 maggio 1912 – Portici, 21 novembre 1964), padre guardiano pro tempore del Convento di Sant’Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali.
I religiosi, tuttavia, proseguendo per la loro strada, con l’approssimarsi della ricorrenza, passando dalla fase propositiva a quella attuativa, hanno costituito uno speciale comitato, composto da:
- monsignor Raffaele Cozzolino (Portici, 5 ottobre 1881 – ivi, 12 luglio 1964) parroco della chiesa della Natività della Beata Vergine Maria e San Ciro,
- reverendo don Armando Spica (Portici, 24 agosto 1909 – ivi, 6 luglio 1985), parroco della chiesa dell’ex Cappella Reale,
- padre Pio Iannelli (Andretta, Avellino, 17 febbraio 1917 – Portici, 29 marzo 2007), frate minore conventuale, di casa al convento di Sant’Antonio di Padova.
I tre sacerdoti, primo fra tutto, hanno inteso voler ricordare le visite alle chiese, da loro officiate, fatte dal pastore universale delle anime durante il suo volontario esilio alle falde del Vesuvio.
Quindi, per commemorare degnamente detti eventi, hanno stilato un dettagliato programma di solenni. manifestazioni celebrative.
Tra le celebrazioni da tenere presso il cenobio francescano, coordinate dal neo padre guardiano, fra Pio Iannelli, è stata inserita anche l’apposizione di una lapide, da affiggere a una parete all’interno della clausura.
Sulla bianca lastra di marmo, benedetta e scoperta da sua eminenza, il cardinale arcivescovo Alessio Ascalesi (Afragola, 22 ottobre 1872 – Napoli, 11 maggio 1952), è stata incisa la seguente iscrizione:
ESULE IN PORTICI
LA SANTITÀ DI PIO IX
TERZIARIO FRANCESCANO
PATERNAMENTE ADERENDO
ALL’UMILE PREGHIERA
DEL FRATE
P. SALVATORE IOVINO
IN QUESTO LOCO
CARA PRIMIZIA DELLA MINORITICA FAMIGLIA
IL 4 OTTOBRE 1849
CELEBRAVA A GLORIA DEL POVERELLO D’ASSISI
IL SACRO RITO
E TRA I FIGLI DEL SERAFICO PASTORE E PADRE
SI BENIGNAVA AMMETTERE AL BACIO DEL PIEDE
CLERO NOBILTÀ POPOLO
4 Ottobre 1949
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