Alvignano. Addio a Franco Ponsillo: toccante ricordo di Peppe Mingione e Mauro Della Rocca
Ha suscitato sgomento anche nel comprensorio caiatino la quasi improvvisa scomparsa di Francesco Ponsillo -Franco per gli amici, cioè quasi per tutti- che nel triste frangente ci piace ricordare con le toccanti parole degli “amici vicini” Mimmo Mingione (marmista) e Mauro Della Rocca (bar “Totem”, che condivide in toto):
Ciao zio Fra’, non avevamo legami di sangue ma di affetto e oggi voglio darti del tu, l’unica cosa che mancava nel nostro rapporto, mi hai visto nascere, oggi lo stesso mi affaccerò per vedere se mi stai aspettando vicino al cancello, appoggiato al muretto, per vederci, come abbiamo fatto tutti i giorni dall’inizio di questa quarantena, alle ore 10:30 e 15:30, puntuali sempre, per fare la solita “partita a chiacchiere” come dicevi tu; so che non ci sarai, ma forse gli occhi del cuore ti vedranno.
Una volta mi hai detto che, quando sarebbe arrivato il tuo momento, avrei dovuto scrivere un elogio a tua memoria, purtroppo non trovo le parole, trovo solo ricordi, forse valgono più di tutte le più belle parole.
I ricordi delle chiacchierate, le uscite fatte insieme, la condivisione di momenti belli e brutti, ci siamo scambiati i nostri segreti più intimi, come due ragazzini, sempre pronto alla battuta, mai volgare, elegante nel vestire ma soprattutto nel comportamento, la vacanza fatta insieme in Grecia, ci siamo divertiti come ragazzini alla prima esperienza fuori casa.
Ricordo in particolare al ritorno, quando la macchina non si mise in moto perché la batteria era scarica, nell’enfasi della partenza avevi lasciato la luce interna accesa, dovemmo chiamare il soccorso ACI: 168,00 € e ci passò la paura, poi per strada ci perdemmo due volte, tu imprecavi io ridevo: << Come fai a restare sempre calmo qualunque cosa accada?>> mi chiedevi e battevi con le mani sul volante ed io ridevo: questo è uno dei tanti ricordi.
Di momenti così ne abbiamo vissuti tanti, li custodirò per sempre nel mio cuore, in quei cassetti più intimi, dove spesso prendono vita i sogni più belli, forse in quei sogni faremo tutto ciò che avevamo intenzione di fare dopo la quarantena, un lungo giro con la barchetta, a fare gli “sparapose” in giro per i paesini, la notte bianca a casa tua per festeggiare la fine della quarantena, nel gigantesco giardino, un’altra vacanza insieme: nei sogni tutto è possibile, tranquillo, lo faremo.
Con te hai portato via anche parte di me, grazie per avermi lasciato il meglio di te, aspettami, trova un altro muretto lassù, prima o poi un giorno prenderemo di nuovo il caffè insieme.
Nel triste frangente, la redazione si associa al cordoglio dei familiari e degli amici tutti
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