AMBC: “Ancora sul pasticciaccio brutto della nomina del Gruppo di Protezione civile”
MONDRAGONE – Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa fattoci pervenire dall’Associazione Mondragone Bene Comune: “Chi ha interessi nelle questioni oggetto di confronto non sempre riesce a conservare nel dibattito la lucidità e l’obiettività necessarie e lo abbiamo visto anche a proposito del recente pasticciaccio della costituzione del Nucleo di Protezione Civile. Nella premessa del nostro comunicato veniva delineata quella che di norma dovrebbe essere la procedura da adottare per la costituzione del Gruppo. E noi a quella procedura corretta restiamo.
Come restiamo convinti che la Protezione Civile debba essere prossima ai Servizi Sociali ed evitare di trasformarsi in un surrogato della Polizia Locale. I difensori d’ufficio della procedura adottata da Pacifico (o da chi per lui) si limitano a un: e e a contestarci la mancata considerazione di un avviso pubblico del novembre 2019. Andiamo con ordine. Nei decreti del sindaco Pacifico è scritto: . Di qui, la nostra considerazione che .
Si dirà che si è trattato di un refuso e che il regolamento è del 2018. E allora parliamo di questo regolamento, che stabilisce che in assenza dell’assemblea, il sindaco nomina temporaneamente un coordinatore del Gruppo tra il personale dipendente del comune. Il primo decreto sindacale che nominava d’imperio un signore esterno alla struttura burocratica comunale (pervicacemente confermato) è la prova non solo di una nomina illegittima, stando al regolamento, ma di una nomina esclusivamente dettata da logiche partitocratiche, logiche che inficiano i valori stessi del volontariato e della protezione civile.
E quale norma regolamentare dà facoltà al Comandante , Sig. Bonuglia, di proporre- dopo che è già stato emesso il primo decreto e nominato un illegittimo coordinatore- una terna al sindaco per la scelta del coordinatore? Guarda caso, saranno poi gli stessi nomi che farà una improbabile assemblea del Gruppo. Il ricorso all’assemblea online è addirittura un escamotage peggiore del primo decreto: quella assemblea è infatti non solo illegittima ma anche un po’ patetica (e stendiamo un velo pietoso sull’incredibile verbale di un’assemblea virtuale illegittima che reca però firme autografe, che non si capisce come siano state apposte in questo periodo).
Anche in uno per superare la normativa in vigore occorre dotarsi di una norma (l’ha fatto anche il Presidente Conte). Qual è l’atto amministrativo a monte che ha stabilito che, data l’eccezionalità, si poteva derogare dal regolamento e procedere con un’assemblea virtuale, dettando di conseguenza regole e procedura? C’è da domandarsi sconfortati: data l’eccezionalità, perché non procedere con una nomina provvisoria a coordinatore di un dipendente comunale come prevede il regolamento? Si doveva necessariamente accontentare qualcuno? E, quindi, anche una drammatica emergenza deve diventare per questi signori occasione per ?
Ci si contesta poi la mancata considerazione di un avviso pubblico per far parte del Gruppo, ma sul sito dell’ente di questo avviso non abbiamo trovato traccia, al netto di una determina per pagare i manifesti. Ma non vi viene il dubbio che sia stato un avviso che -seppur affisso- non abbia avvisato quasi nessuno (in particolare, le donne), viste le esigue istanze che si sostiene siano pervenute? E quell’avviso- secondo voi- basta ad assolvere a quanto previsto dal regolamento, ovvero che il ?
Non consideriamo in questa sede elementi quali: i tempi della procedura, le visite mediche preventive, l’assicurazione, i requisiti di moralità (al di là di inconferibilità, incompatibilità, conflitto d’interessi) degli appartenenti al Gruppo, di cui non vi è cenno alcuno negli atti circa le necessarie verifiche da effettuare d’ufficio, oppure il mancato preventivo addestramento o l’assenza di previsione di spesa (ricordiamoci che stiamo in esercizio provvisorio) e tante altre cose.
Noi eravamo rimasti alla seguente presenza di protezione civile cittadina: , Via dei Salici 455, 81034 Mondragone-Caserta, perché questa avevamo trovato sul sito www.protezionecivile.gov.it. Sappiamo bene che qualunque cosa chi prende decisioni faccia, qualcosa sbaglia. Ma non si può accettare che si arrivi ad utilizzare anche una drammatica emergenza come questa per o per accontentare qualche sostenitore (diciamo) e che la protezione civile da diventi . Avendo accumulato ingiustificati ritardi nella costituzione del Gruppo di Protezione Civile, Pacifico doveva fare una sola cosa: procedere con il coinvolgimento operativo dell’associazione suddetta e rinviare la procedura per la costituzione del Gruppo -secondo regolamento- alla fine dell’emergenza.
E, soprattutto, procedere con il COC. . #iorestochiusoincasa ma non chiudo il cervello!
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