Caiazzo. Comune, ingente vendita all’asta: ma perché fatta ‘in camera caritatis’?
Spettabile redazione, recandomi al lavoro, oggi ho scoperto una cosa che ritengo assolutamente sconveniente perché, senza che finora se ne sia saputo niente, proprio oggi, nel quasi segreto del Palazzo Mazziotti, sede comunale provvisoria (da chi -e con quali atti- stabilita non è dato sapere) è programmata la vendita all’asta di vari (ma imprecisati) immobili di proprietà comunale.
E allora viene spontaneo chiedersi se il più sgangherato funzionario, imprenditore immobiliare o anche semplice cittadino, qualora dovesse mettere in vendita un bene di sua (o altrui) proprietà, lo farebbe così segretamente o invece cercherebbe di pubblicizzare al massimo il proprio intento al fine di ricavarci il massimo possibile, in termini economici.
Secondo indiscrezioni raccolte “sul campo” si tratterebbe di ben quattro unità immobiliari, di cui due ex sedi scolastiche e due lotti industriali, per un stima complessiva (da chi fatta e su quali basi?!) di oltre 300 mila euro, che ovviamente, in caso di massima pubblicità e quindi potenziali acquirenti, sarebbe destinata a lievitare notevolmente o, viceversa, in difetto di pubblicità, potrebbe addirittura essere venduto al prezzo posto a base e d’asta.
L’unico avviso al riguardo risulterebbe pubblicato in qualche modo all’albo pretorio virtuale del comune, che ovviamente solo pochi consultano, peraltro con un documento privo di titolo, se non un generico “allegato”, che mi sono premurato di scaricare e inviarvi affinché tutti possano prenderne atto e quindi curiosare, finché c’è tempo, sull’albo pretorio comunale.
Che al riguardo nulla abbia da rilevare la maggioranza sembra comprensibile, se è vero che gli uffici si uniformano ai propri indirizzi, ma sinceramente mi pare incomprensibile che il tutto risulti ignorato anche dalla minoranza, per istituzione preposta al controllo dell’operato amministrativo comunale.
Questo lo dico sperando che qualcuno, magari distratto da altri impegni ma in totale buona fede, voglia rendersi parte diligente almeno presentando al riguardo una circostanziata interrogazione ai vari preposti.
Sempre che, ovviamente, la “camera caritatis” non faccia comodo proprio a tutti…
Sicuro che la segnalazione sia di pubblico interesse, ringrazio per la sua pubblicazione che autorizzo solo a condizione di non citare assolutamente la fonte, grazie.
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