SANTA MATRONA LA PROTETTRICE DELLE DONNE IN ATTESA DI UN PARGOLETTO.
a cura di Carmine Eliseo
San Prisco- Oggi si festeggia, nella Parrocchia della Chiesa Madre, Santa Matrona, la fanciulla venuta dal Portogallo. La leggenda narra che subito dopo la visita e le preghiere recitate sulla tomba di San Prisco, la nobildonna guarì da ogni male. Fortemente colpita dal miracolo, rinnovò maggiormente la sua fede e decise di rimanere per sempre nel casertano, senza più tornare nella Lusitana. Matrona era una nobildonna figlia di un nobile della Lusitana che cresceva in un contesto di forte religiosità e fede e professava con dedizione il culto di San Prisco.
Una volta i fedeli di Marcianise, Portico di Caserta, Macerata Campania, Curti e Capua partivano a piedi, per giungere alle prime luci dell’alba nella cappella ove è custodita Santa Matrona per poi arrivare a Colli Tifatini e festeggiare con pranzi improvvisati o colazioni gustose.
Purtroppo negli anni questa tradizione si è persa, ma coloro i quali continuano ad avere fede in questa Santa , vengono a venerarla.
Dalle 8 di stamane ,domenica 26 gennaio, fino alle ore 18.00, ad intervalli di un’ora, don Enzo Di Lillo insieme ai suoi più stretti collaboratori ed a colleghi di parrocchie limitrofe, celebreranno messa, è previsto anche l’ arrivo del Vescovo di Capua intorno alle ore 18.00.
Intanto sul piazzale della Chiesa Madre sono state allestite le bancarelle con la mela annurca e ” la cucchiarella”, ricordo tipico di questa festa che ricorda la Santa Matrona Ricca mentre la Povera si celebra il 15 marzo.
Abbiamo chiesto ad uno dei più stretti collaboratori di don Enzo Di Lillo un pensiero sulla festa e lui ci ha risposto:” Bisogna pregare per purificare l’anima, visto quello che accade nel mondo, funestato da calamità naturali e guerre che provocano la morte di tanti bambini“.
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Source: belvedere news
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