Campania. Saldi a ‘go go’ ma attenti agli impostori: molti aumentano i prezzi per simulare forti sconti!
Iniziata la stagione dei saldi, il primo consiglio è evitare di essere abbagliati dai falsi sconti soprattutto quando questi assumono entità notevoli.
Prima di tuffarsi negli acquisti è bene interrogarsi sulla effettiva necessità del bene che si vuole acquistare, e valutare se lo sconto praticato è uno sconto vero e non il risultato di un prezzo aumentato rispetto al prezzo di vendita normale tale da vanificare completamente o parzialmente lo sconto dichiarato.
Purtroppo, come sempre più spesso ci viene segnalato -ha precisato Vito Conforti, Presidente della Lega Consumatori di Caserta- assistiamo al malcostume da parte di alcuni commercianti di maggiorare il prezzo originale del prodotto per evidenziare sconti anche del 50-70%.
Dietro questo fenomeno c’è una violazione della legge e il tentativo di raggirare il consumatore con l’illusione di fare un grande affare.
Il cambio dei capi è a discrezione del commerciante, dietro presentazione dello scontrino fiscale e tale consuetudine vige anche nel periodo dei saldi.
Diverso è invece il caso di un prodotto difettato o non conforme: il cambio è un diritto del consumatore.
Sempre dietro esibizione dello scontrino d’acquisto, in caso di prodotto difettoso, il commerciante è tenuto a provvedere alla sua sostituzione o, in mancanza, a emettere un buono d’acquisto di importo corrispondente spendibile per un periodo da concordare.
Così è anche in caso di prodotto non conforme (ad esempio un maglione venduto come di pura lana che invece è di misto lana).
Il commerciante è tenuto a fornire il bene come richiesto, descritto, reclamizzato e, ai sensi del D. lgs. 24/02, riparare o sostituire il capo, ridurre il prezzo o restituire quanto pagato.
Il pagamento con carte di credito è permesso se il commerciante ne espone la vetrofania. In caso di diniego, il consumatore deve segnalare il fatto alla società emittente la carta.
A tal proposito -ha concluso Vito Conforti- ricordiamo che i comportamenti scorretti dei commercianti possono essere segnalati all’autorità competente che in questo caso è la Polizia Municipale.
Le segnalazioni possono anche essere indirizzate alle associazioni consumatori le quali provvederanno alla dovuta assistenza e segnalazione alle competenti autorità, nonché alla tenuta di un archivio sui problemi inerenti all’acquisto di capi in saldo.
(Pietro Rossi – Add. Uff. Stampa – Comunicato Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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