Piana M.Verna. Pozzo della frazione: ‘luce (rade) e ombre (tante)’ spulciate dal ‘critico’ Renzo Santabarbara
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Torna col suo occhio inesorabile sulla questione del pozzo artesiano che alimenta la condotta idrica di Villa Santa Croce, amena frazione di Piana di Monte Verna (nella storica foto i tanto apprezzati fautori della sua costruzione), il dottor Lorenzo Santabarbara, responsabile del seguitissimo blog “Rinascita Pianese” con il seguente post:
Tralasciamo la questione sabotaggio e soffermiamoci solo sul grave errore dell’impegno di spesa.
Avevamo ragione noi e lo hanno confermato nel consiglio comunale del 27 novembre e ora lo confermano nuovamente nel prossimo consiglio convocato per il 20 dicembre.
Dovranno riconoscere “il debito fuori bilancio per il pozzo di Villa”.
Si, avete capito bene: l’errore ha prodotto un debito fuori bilancio… una cosa molto grave dato che le condizioni economiche del comune di Piana di Monte Verna sono state risanate.
Con LO SINDACO i debiti fuori bilancio dipendevano dall’assenza di danaro…
ORA nonostante ci sono i soldi si creano per gli errori degli amministratori…
Allora permetteteci qualche riflessione…
1 Pasquale Lombardi che ci offendeva e criticava ora dice che avevamo ragione e avevamo anche dato qualche consiglio?
Avrebbe votato no come ha fatto nel 2011 pur non essendoci errori di procedura in quel caso?
2 La somma è già stata pagata alla ditta il 28 ottobre con impegno di spesa sbagliato del 25 settembre…
come è possibile che è stata data la regolarità contabile ed amministrativa all’atto di impegno e di liquidazione?
Il pagamento prima del riconoscimento è una mancanza di rispetto al consiglio comunale che ora ha le mani legate e sbagliato perché doveva essere successivo…
3 Il riconoscimento dato l’errore, come prevede l’art. 194 TUEL,deve avvenire solo nei limiti dell’arricchimento.
4)Invece si provvederà ad un riconoscimento totale del debito e così facendo tutti i consiglieri si espongono a responsabilità contabile e probabilmente anche penale per il probabile vantaggio patrimoniale che raggiungono e un tradimento ai cittadini.
5 Se vengono percepite indennità o stipendi è giusto che in caso di errore i costi previsti dalla legge sono a carico di chi sbaglia.
6 questioni analoghe compiute da LO SINDACO sono state inviate alla Corte dei Conti per il bene della collettività dagli stessi membri dell’attuale maggioranza e ora?
7 Perché è stato già liquidata la somma alla ditta?
per coprire l’errore e imputare anche l’utile d’impresa al bilancio comunale eludendo la legge?
8 Vi ricordiamo che alcuni percepiscono anche il gettone di presenza e quindi i consigli hanno un costo, ora dobbiamo aggiungere anche i consigli per gli errori commessi?
INVIATE ORA GLI ATTI ALLA CORTE DEI CONTI CHE AVETE SBAGLIATO VOI!
Per i più curiosi Pubblichiamo la circolare del ministero dell’interno che spiega come abbiamo ragione e la gravità dei comportamenti dei nostri amministratori
“La precedente versione stabiliva che potessero essere riconosciuti dalle amministrazione locale i debiti fuori bilancio per i quali non era ipotizzabile una responsabilità da parte di funzionari e/o amministratori nell’ordinazione della spesa in violazione delle norme giusto-contabili che regolano l’impegno di spesa.
L’attuale versione, seguendo gli indirizzi giurisprudenziali in materia di responsabilità per danno patrimoniale, ha dato la facoltà agli enti locali di riconoscere i debiti fuori bilancio nel limite dell’indebito arricchimento.
Conseguentemente è stata modificata la disposizione di cui all’articolo 35 dello stesso decreto legislativo in ordine alla non imputabilità all’ ente dell’obbligazione scaturente da impegno di spesa assunto irritualmente per la parte del debito non riconoscibile ai sensi dell’articolo 37, comma 1, del decreto legislativo n. 77 del 1995.
La norma è di grande rilievo perché consente di sanare, permanentemente, i debiti fuori bilancio nei limiti dell’utilità e dell’arricchimento che l’ente ha conseguito, mentre il pagamento della restante parte del debito deve essere richiesta a chi ha ordinato o reso possibile la fornitura in quanto, ai sensi del comma 4, dell’articolo 35 del decreto legislativo n. 77 del 1995, per tale parte il rapporto obbligatorio intercorre tra il privato fornitore da un lato e l’amministratore, il funzionario ed il dipendente che hanno violato le disposizioni normative che regolano l’effettuazione delle spese dell’ente locale dall’altro”.
(Fonte & Aggiornamenti: https://rinascitapianese.blogspot.com/2019/12/piana-di-monte-verna-il-disastro-del.html?spref=fb&fbclid=IwAR0eid0MmohMicUpNJuDtVUDuJQKiWaEK3DQ-pbhCOjJM8Xtjec2LxcOkrI – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
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